'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha ricordato come l'attenzione del momento, in casa Milan, sia tutta incentrata sull'udienza che, il prossimo 19 giugno, il club rossonero terrà a Nyon presso la Camera giudicante dell'Organo di Controllo Finanziario dei Club di calcio UEFA (CFCB), la quale per il mancato rispetto dei parametri del Fair Play Finanziario nel triennio 2014-2017.
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Milan, grandi manovre per il ricorso al TAS
Nel caso in cui la CFCB emettesse, , il verdetto più negativo possibile, escludendo, quindi, il Milan dalla partecipazione alla prossima edizione dell'Europa League, la società di Yonghong Li, di conseguenza, inoltrerebbe ricorso immediato al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna. L'ultima parola sulla vicenda più calda dell'estate milanista, dunque, la si avrà soltanto a fine mese e per il Milan potrebbe diventare strategica la scelta dell'arbitro.
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La 'rosea', infatti, ha sottolineato come la decisione del TAS verrebbe presa da tre arbitri: uno nominato dal Milan, uno dalla UEFA ed uno dal Presidente della Camera arbitrale, quella che, di fatto, ha negato ai rossoneri dapprima il voluntary agreement e, in seconda battuta, anche il settlement agreement. Queste tre figure, per natura, dovrebbero essere neutrali, ma sarà importante, per il Milan, scegliere un avvocato di prestigio, magari influente e portato, per opinione e formazione, a votare .
Secondo gli esperti del settore, però, la strada per il club di Via Aldo Rossi sarebbe tutta in salita: infatti, al momento, c'è moderato pessimismo. Anche in un eventuale ricorso al TAS, il Milan sembrerebbe partire con gli sfavori del pronostico. A meno che, magari, Yonghong Li, con un colpo di coda non convinca tutti. Come?
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