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Milan, Higuain out: tutte le alternative all’argentino

Edoardo Lavezzari

Gonzalo Higuain ha rimediato due giornate di squalifica, ecco come potrebbe giocare il Milan in attesa di ritrovare la sua stella

HIGUAIN OUT

A due giorni di distanza dai fatti di San Siro, che hanno visto Gonzalo Higuain perdere la testa dopo il giallo rimediato da Mazzoleni e rimediare un rosso diretto che rischiava di essere pesantissimo, il Milan si ritroverà senza il suo attaccante per , contro Lazio e Parma. Un problema non da poco, anche alla luce delle altre pesanti assenze in altri reparti. Ecco allora, tutte le possibili soluzioni che Gattuso potrebbe proporre in questi due delicati match.

LE DUE PUNTE

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Nelle ultime settimane il Milan ha cambiato pelle e ha svoltato la sua stagione, con tre vittorie consecutive in campionato e un pareggio in Europa League su un campo difficile come il Betis. Un cambiamento arrivato in concomitanza con la scelta di Rino Gattuso di passare a uno schieramento con due punte. Che sia 3-5-2 o 4-4-2 sembra difficile riproporre questa soluzione anche senza Higuain, ma non è da escludere un Milan con Cutrone prima punta e Castillejo alla sue spalle, nel ruolo di seconda punta atipica. Con una difesa a tre, Calhanoglu agirebbe da interno di centrocampo, con Laxalt e sugli esterni, mentre in un classico 4-4-2 Calhanoglu e Suso sarebbero i due esterni di centrocampo, con Kessié e Bakayoko a nel cuore del gioco.

IL TRIDENTE

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Il 4-3-3 è  il modulo con cui il Milan ha iniziato la stagione, quello che conosce meglio e che permette a Suso di esaltarsi di più, rientrare e calciare. Sull'altra corsia potrebbe giocare Calhanoglu, anche lui nella posizione che ha assimilato meglio e che conosce di più, mentre Castillejo e potrebbero essere alternative importanti a partita in corso. Un altra ipotesi, invece, sarebbe quella di un Milan leggerissimo, senza prima punta, ma con Castillejo chiamato a fare il "falso nueve" in un tridente con Suso e Calhanoglu in fascia e in panchina. In questi due casi il problema, in questo caso, è poca disponibilità di centrocampisti, a meno di non pensare di riabilitare uno tra Montolivo, Mauri o Bertolacci o di provare Calhanoglu come mezz'ala, ma resterebbe comunque un problema in regia.

UN MILAN "ALLA SPAGNOLA"

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Per anni Adriano Galliani ha parlato di calcio "alla spagnola" riferendosi al 4-2-3-1, modulo usato per anni da diverse squadre e ancora in voga. Una soluzione, questa, che richiede grande sacrificio dei due esterni alti in fase di non possesso, ma che permette di mettere in campo tanto talento contemporaneamente e che potrebbe essere perfetta per questo Milan. I due di centrocampo, naturalmente, sarebbero Kessiè e , con Calhanoglu e Suso larghi, e Castillejo a supporto di Patrick Cutrone, unica punta, chiamata però a far salire la squadra e fare quel gioco di sponde che ancora non sembra aver assimilato benissimo.

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