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Che per Yonghong Li non siano giorni sereni è scontato, anche se occorre fare una precisione: come ricorda l'edizione della Gazzetta dello Sport in edicola stamattina, infatti, i problemi economici riguardano il proprietario rossonero e non il club, che non è - dunque - a rischio fallimento, bensì è concentrato su appuntamenti come la sfida contro la Juve (31 marzo), il derby (4 aprile) e l'incontro con la Uefa (19-20 aprile) per il settlement agreement. Il primo appuntamento chiave, per Yonghong Li, è rappresentato dall'aumento di capitale di 37 milioni utili per la gestione del club fino al 30 giugno. Di questi, 10 erano stati chiesti per la sera del 23 marzo: al momento non c'è traccia, ma - sempre secondo la Rosea - i rossoneri sono tranquilli.
Alcuni sostengono già che all'orizzonte ci sia il fondo Elliott, che nei giorni precedenti al closing ha prestato 303 milioni di euro, in parte al club e in parte a Yonghong Li. La Gazzetta presenta quattro possibili scenari che chiariscono meglio le ipotesi di futuro. Come accaduto un anno fa di questi tempi, Yonghong Li potrebbe ritardare un po' nel pagamento: nel caso in cui i 10 milioni venissero pagati entro questa settimana, il broker cinese resterebbe in sella. Successivamente, arriveranno altri 28 milioni nel trimestre aprile-maggio-giugno e i pagamenti del mercato scorso (molti acquisti sono stati conclusi con pagamenti pluriennali, procedura tipica nel mondo del calcio).
Il secondo scenario, invece, potrebbe vedere Yonghong Li accettare il nuovo prestito di Elliott: la proposta del fondo statunitense è di un prestito di 35 milioni con un tasso di interesse vicino all'11,5%. I vantaggi sarebbero nel breve periodo, con la possibilità di saldare l'aumento di capitale da qui a giugno (37 milioni), ma vedrebbero il debito del presidente aumentare fino a 338 milioni, compresi gli interessi. In questo caso, secondo molti, si andrebbe verso una co-gestione tra Yonghong Li e Elliott, anche nel corso dell'incontro con la Uefa ad aprile.
Il terzo scenario punta dritto al rifinanziamento del debito: nei giorni scorsi Fassone è stato a Londra per incontrare Merril Lynch, la banca che si sta incaricando del debito. L'obiettivo è cercare un nuovo prestito a medio-lunga durata per poter estinguere il debito con Elliott prima di ottobre (scadenza con il fondo Usa).
Il quarto scenario, invece, si verificherebbe qualora Yonghong Li non rispettasse i paletti fissati con Elliott. In quel caso, il fondo di Paul Singer potrebbe dare il via all'escussione del pegno, iniziando a gestire il Milan. In quel caso, verrebber nominato con advisor con il compito di cercare un nuovo acquirente.
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