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Milan, il dato interessante: quasi la metà delle reti sono dei nuovi acquisti

Daniele Triolo

Il gol del Milan 'viene dall'estate': ben 12 delle 27 reti del Diavolo in campionato sono state realizzate da Nikola Kalinić ed altri nuovi

Il 'Corriere dello Sport – Stadio' in edicola questa mattina ha pubblicato un focus sull'attacco del Milan, sottolineando come 27 gol fatti in 21 giornate di campionato sia, fin qui, un bottino davvero magro. Nella situazione, però, risalta un dato interessante, portato alla luce dalle statistiche 'Opta': quasi la metà delle reti rossonere in Serie A, 12 su 27, sono state messe a segno dai nuovi acquisti, quei giocatori tanto criticati portati a Milano dal lavoro di Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli e messi a disposizione di Vincenzo Montella e Gennaro Gattuso poi.

Il 44% dei gol del Milan, pertanto, portano le firme di Nikola Kalinić (4 reti, doppietta contro l'Udinese, centri contro Chievo e Benevento), Franck Kessié (4, gol contro Crotone, S.P.A.L. e doppietta contro il Cagliari), Hakan Çalhanoğlu (2, contro Chievo e Fiorentina), per finire con Leonardo Bonucci e Ricardo Rodríguez, che completano lo score con una rete a testa, rispettivamente contro Crotone e S.P.A.L.. Questi gol sono stati utili per conquistare ben 13 degli attuali 31 punti in classifica, ma non salvano, di certo, il Milan dalla constatazione di un inquietante dato di fatto: la squadra rossonera crea molto ma segna davvero poco.

Fortunatamente, i numeri parlano e spiegano quindi come, a conti fatti, la campagna acquisti rossonera, seppur piano piano, si stia rivelando se non indovinata quanto meno in crescita ed in costante miglioramento. Sarebbe stato dunque attenuato, per il 'CorSport', l'effetto 'svalutazione' sul mercato: per Kalinić e Bonucci sono arrivati interessamenti dalla Cina e dal Real Madrid, ma anche lo stesso André Silva, bene in Europa League con 8 gol ma ancora a secco nel massimo campionato italiano, ha ricevuto delle proposte. Fassone è stato perentorio: non si vende nessuno, almeno per ora. Il futuro, tra l'altro, non potrà che essere più roseo del recente passato.

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