Il quotidiano 'Milano Finanza' ha pubblicato, questa mattina, un aggiornamento sulla situazione finanziaria del Milan. Prosegue, infatti, il confronto tra il management del club di Via Aldo Rossi e la banca statunitense per la messa a punto del rifinanziamento del debito di 303 milioni di euro più interessi che la Rossoneri Sport Investments Luxembourg ed A.C. Milan S.p.A. hanno nei confronti del fondo Elliott Management Corporation.
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Milan, ipotesi newco e maxi dividendo per rimborsare il debito
Secondo 'MF', tra le ipotesi allo studio del Milan ci sarebbe anche quella della creazione di una nuova società, una media company, in cui la società rossonera conferirebbe tutti gli asset capaci di generare ricavi: dai diritti tv, in particolare quelli della Serie A, allo stadio (gli incassi delle partite) e alle sponsorizzazioni. Il tutto per avere una società-veicolo molto solida, una specie di 'good company' con introiti certi e prospettici attraverso la quale andare poi a chiedere un nuovo robusto finanziamento, di almeno 250 milioni, il doppio dei 123 prestati ad A.C. Milan S.p.A. da Elliott tramite i due bond emessi nei mesi scorsi sulla borsa di Vienna, garantendo così al nuovo investitore (o ai nuovi investitori) la possibilità di cartolarizzare gli stessi ricavi operativi.
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In questo modo, ha sottolineato ancora 'MF', ci sarebbe la possibilità di rimettere in carreggiata almeno il bilancio civilistico del Milan, che potrebbe chiudere formalmente in utile (grazie alla cessione degli asset alla newco) e sarebbe pertanto in grado di garantire un importante dividendo da distribuire poi all’azionista di maggioranza, ovvero la Rossoneri Sport Lux dell’imprenditore cinese Yonghong Li, attuale proprietario e Presidente del Milan. Una maniera più semplice per permettere alla sua società di trovare buona parte di quei 180 milioni di euro per rimborsare il debito con Elliott.
“L’operazione, nella sua struttura, è molto simile a quelle realizzate da Inter e Roma con Goldman Sachs – ha scritto 'Milano Finanza' -. L’unica grande differenza è che in questo caso una parte consistente della nuova finanza che arriverà nelle casse del Milan sarebbe girata alla holding, che di fatto scaricherebbe gran parte del suo debito sul club”. Se lo schema fosse quello tratteggiato da MF, infatti, ad operazione realizzata il debito finanziario del Milan passerebbe dagli attuali 123 milioni a circa 250 milioni, mentre quello della holding da 180 milioni a circa 53 milioni, che dovrebbero poi essere o rifinanziati o rimborsati a Elliott attraverso risorse dell’azionista.
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