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Milan-Juventus, la carica di Gattuso: “Andiamo a giocarcela!”

Gattuso Milan Milanello
Il tecnico del Milan Gennaro Gattuso ieri in conferenza stampa a Milanello ha presentato la gara di stasera contro la Juventus: ecco le sue parole

Alessio Roccio

Un raffreddato Rino Gattuso ieri pomeriggio a Milanello ha presentato la partita di stasera in programma a San Siro contro la Juventus. Il tecnico, nonostante le tante assenze per infortuni, non vuole sentire parlare di alibi o preoccupazioni. "Con tutti i problemi che abbiamo ce la giochiamo a testa alta. Nel calcio può sempre succedere di tutto e gli alibi non portano da nessuna parte. Non vedo preoccupazione, ma coesione: tutti questi infortuni ci hanno compattato, vedo lo spirito giusto".

Poi l'allenatore rossonero parla del suo collega Allegri, che si è complimentato con Rino: "Lo ha detto solamente perché siamo amici - risponde Gattuso -. Ci sentiamo spesso e stiamo le ore al telefono a parlare di calcio. E' stato il mio capitano a Perugia e il mio allenatore, le discussioni che abbiamo avuto non portano rancore. La Juve è di un altro pianeta, la migliore degli ultimi anni. Ha un'altra mentalità e sembra che non faccia nemmeno fatica".

Giusto dire qualcosa anche sul pericolo numero uno Ronaldo: "Con lui in campo non c'è mai stata nessuna tensione. Contro di lui usavo le mie armi che era la grinta, facendogli sentire del duro. Se li ho fatto dei falli di troppo gli ho sempre chiesto scusa".

Su Higuain e Bonucci, i due grande ex: "Il Pipita deve stare calmo e godersela. Non è al massimo e, dunque, non si deve innervosire. Lui da solo può fare ben poco, deve stare calmo e lucido. Bonucci è l'unico da marcare a uomo. Leo ci ha dato tanto dal punto di vista professionistico, tattico, tecnico e umano. Lo stesso Romagnoli con Bonucci è migliorato tantissimo. Anche il mio carattere è diventato più calmo: quando sbroccavo e mi si chiudeva la vena, lui mi stava vicino".

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