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Milan, la Coppa Italia per salvare la stagione. Ma quel precedente del 2016 …

Daniele Triolo

In casa Milan sembra ripresentarsi lo stesso finale di stagione vissuto due anni fa: con Cristian Brocchi in panchina, però, fu fallimento completo

Milan e surclassato, al sesto posto in classifica, dalla rampante Atalanta di Gian Piero Gasperini. Peggio di così non poteva andare l'ultimo weekend per la squadra di Gennaro Gattuso che, nelle ultime sei partite, ha vanificato quanto di splendido aveva fatto tra gennaio e marzo di quest'anno.

L'ultimo successo rossonero è datato 18 marzo, Milan-Chievo 3-2: da lì, la sconfitta per 3-1 (immeritata, nel finale) contro la Juventus all'Allianz Stadium; i 4 pareggi consecutivi contro Inter (0-0), Sassuolo (1-1), Napoli (0-0) e Torino (1-1) e, infine, la già citata débâcle interna contro i sanniti di Roberto De Zerbi (0-1): un ruolino di marcia da retrocessione, che ha costretto la società, nella persona dell'amministratore delegato Marco Fassone e lo stesso Gattuso a ricordare ai giocatori quanto conti, per il Milan, qualificarsi alla prossima Europa League.

Al momento, il Milan si trova al settimo posto: un piazzamento che darebbe diritto a disputare i preliminari già da fine luglio, esattamente come 12 mesi fa. : il controsorpasso all'Atalanta, insomma, viene messo come obbligo, imperativo, dalla società ai giocatori, nella speranza che, nelle prossime quattro partite (la trasferta di Bologna, il Verona a San Siro e gli scontri diretti contro Atalanta, fuori, e Fiorentina, in casa) la squadra dia tutto ciò che ha ed anche di più per raggiungere l'obiettivo minimo stagionale.

Non va dimenticato, però, come il Milan abbia un'altra, importantissima carta per salvare la propria stagione, ovvero la finale di Coppa Italia, conquistata a fine febbraio, nel pieno del suo 'magic moment': i rossoneri contenderanno il trofeo alla Juventus, in piena corsa per il titolo e che, probabilmente, si troverà a giocarsi la coppa nazionale con più di qualche pensiero allo Scudetto. Per il Milan, dunque, un'occasione da non lasciarsi sfuggire a nessun costo, tenendo sempre presente come sia fondamentale rimontare in campionato: vincendo la Coppa Italia, infatti, darebbe accesso diretto alla prossima edizione dell'Europa League.

C'è un precedente, piuttosto recente, che però non fa dormire sonni propriamente tranquilli a Milanello e dintorni. Nella stagione 2015-2016, infatti, il Milan di Siniša Mihajlović aveva accelerato il proprio passo tra gennaio e febbraio del nuovo anno, con tante vittorie di prestigio (tra cui il derby per 3-0) salvo poi perdersi all'inizio del mese di marzo sul campo del Sassuolo di Eusebio Di Francesco (0-2), rivale del Milan per un posto in Europa League. Tra marzo ed aprile, poi, due pareggi (contro Chievo e Lazio) e due sconfitte (contro Atalanta e Juventus) che portarono all'esonero del tecnico serbo e l'arrivo in panchina di Cristian Brocchi, voluto fortemente dal Presidente Silvio Berlusconi.

A Brocchi, che saliva dalla Primavera proprio come Gattuso, venne affidato il compito di chiudere la stagione (mancavano 6 gare) con un posto in Europa e, possibilmente, centrando la vittoria della Coppa Italia. Brocchi iniziò battendo la Sampdoria a 'Marassi', poi, però, fece appena 2 punti in 3 partite tra Carpi (0-0), Verona (1-2) e Frosinone (3-3), le ultime della classifica di Serie A, facendosi scavalcare in zona Europa dal Sassuolo. Un sorpasso che rimase fino al termine della stagione. In più, nella finale di Coppa Italia allo stadio 'Olimpico', ironia della sorte contro la Juventus, il Milan venne sconfitto ai supplementari con un gol di Álvaro Morata.

In Via Aldo Rossi, naturalmente, si augurano di poter riscrivere, a distanza di due anni, ben altro finale di stagione.

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