Per una stagione intera, i tifosi del Milan, la dirigenza e anche gli addetti ai lavori si sono chiesti se il terzino svizzero con la maglia rossonera che scendeva in campo fosse lo stesso ammirato in precedenza con la maglia del Wolfsburg e della sua Nazionale. Ricardo Rodriguez la scorsa stagione è stato quasi sempre rimandato. Tanti errori clamorosi, intervallati da qualche buona giocata, ma la sua annata è stata caratterizzata da una quasi fastidiosa mediocrità. Gennaro Gattuso, appena arrivato, aveva detto chiaramente di credere in lui, ma lo svizzero è stato uno dei pochi a non godere neanche della cura del tecnico calabrese come, per esempio, aveva fatto Hakan Calhanoglu.
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Milan, la trasformazione di Rodriguez continua
Rino però non ha mollato. Ha continuato a lavorarci e durante la scorsa estate, quando a Casa Milan arrivavano offerte, anche importanti, per strappare Rodriguez, , continuando a credere nel terzino svizzero. La scommessa, almeno a giudicare da questo avvio di stagione, è stata azzeccata. Il numero 68 sembra tutt'altro giocatore rispetto allo scorso anno. Anche ieri, contro l'Olympiacos in Europa League, è stato tra i migliori in campo.
Sempre attento dietro, ma soprattutto finalmente convinto di sé quando attacca. Se lo scorso anno faceva fatica ad arrivare sul fondo per crossare o a tentare una giocata, quest'anno pare farlo con grande naturalezza. Basti pensare che se l'anno scorso aveva totalizzato in nove mesi appena 2 assist, quest'anno in poche partite ha già eguagliato questa cifra.
La condizione fisica, a quanto pare, ha fatto la differenza. Come noto, la preparazione atletica di Vincenzo Montella l'anno scorso era stata completamente sbagliata e Rodriguez non è riuscito a recuperare in corsa. Quest'anno Rino ha potuto lavorare sul terzino per diverse settimane e i risultati si sono visti sul campo. Più gamba, più qualità, più sicurezza. Il goffo terzino visto lo scorso anno è scomparso. Cambi di gioco, cross e chiusure difensive impeccabili hanno preso il posto di passaggi sbagliati, timidezza ed errori grossolani. E tutto lascia pensare che si possa migliorare ancora. D'altronde si parla comunque di un classe 1992.
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