Siamo partiti analizzando la stagione dal punto di vista collettivo, andando a capire i pregi e i difetti della stagione appena conclusa dalla squadra di Montella prima, Gattuso poi. Ora è la volta di dare uno sguardo al rendimento dei vari reparti, soprattutto dall'arrivo di Rino sulla panchina del Milan.
archivio2018
Milan, l’analisi della stagione: i reparti
Partiamo dalla difesa, che ha subito diversi cambiamenti (specie nella prima parte di stagione). Il passaggio dalla linea a 4 a quella a 3, ha portato i rossoneri a non avere la giusta solidità che il calcio italiano storicamente richiede. Con Gattuso, le cose sono cambiate: spazio al 4-3-3, squadra più compatta e fase difensiva svolta in modo spesso impeccabile, come dimostrano i soli 15 gol subiti nell'intero girone di ritorno.
Il centrocampo, è sicuramente il reparto che ha subito meno scossoni nel corso della stagione. Il trio Kessie-Biglia-Bonaventura ha garantito fisicità, qualità e inserimenti. Bene anche il contributo offerto da Montolivo e Locatelli, sempre puntuale.
Se il centrocampo è stato - nel corso della stagione - un reparto costante in termini di rendimento e uomini, meno lo è stato l'attacco. Non per il rendimento, chiaramente, bensì per l'alternanza che - prima Montella, poi Gattuso - hanno dato nel ruolo di centravanti. André Silva, Kalinic e soprattutto Cutrone si sono spartiti minuti e gol. Da sottolineare il rendimento di quest'ultimo, autore di una stagione importante. Importante è stato anche l'apporto degli esterni, con Calhanoglu e Suso che si sono rivelate due autentiche certezze per il Diavolo.
Fonte: acmilan.com
TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA