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Siamo partiti analizzando la stagione dal punto di vista collettivo, andando a capire i pregi e i difetti della stagione appena conclusa dalla squadra di Montella prima, Gattuso poi. Ora è la volta di dare uno sguardo al rendimento dei vari reparti, soprattutto dall'arrivo di Rino sulla panchina del Milan.
Partiamo dalla difesa, che ha subito diversi cambiamenti (specie nella prima parte di stagione). Il passaggio dalla linea a 4 a quella a 3, ha portato i rossoneri a non avere la giusta solidità che il calcio italiano storicamente richiede. Con Gattuso, le cose sono cambiate: spazio al 4-3-3, squadra più compatta e fase difensiva svolta in modo spesso impeccabile, come dimostrano i soli 15 gol subiti nell'intero girone di ritorno.
Il centrocampo, è sicuramente il reparto che ha subito meno scossoni nel corso della stagione. Il trio Kessie-Biglia-Bonaventura ha garantito fisicità, qualità e inserimenti. Bene anche il contributo offerto da Montolivo e Locatelli, sempre puntuale.
Se il centrocampo è stato - nel corso della stagione - un reparto costante in termini di rendimento e uomini, meno lo è stato l'attacco. Non per il rendimento, chiaramente, bensì per l'alternanza che - prima Montella, poi Gattuso - hanno dato nel ruolo di centravanti. André Silva, Kalinic e soprattutto Cutrone si sono spartiti minuti e gol. Da sottolineare il rendimento di quest'ultimo, autore di una stagione importante. Importante è stato anche l'apporto degli esterni, con Calhanoglu e Suso che si sono rivelate due autentiche certezze per il Diavolo.
Fonte: acmilan.com
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