A San Siro alle ore 18 Milan e Lazio al duello. Una sfida piena di significati e di sfide personali. Suso vs Luis Alberto per una maglia della Roja, e come sottolinea "Il Corriere dello Sport" pure Biglia contro Leiva. Regia del passato e del presente biancoceleste. L'argentino ora in rossonero ha lasciato la Capitale pensando di potersi giocare lo Scudetto sotto la Madonnina, invece tra i biancocelesti e il Diavolo si è creato un gap importante e inaspettato. I capitolini hanno sostituito il centrocampista della Seleccion senza particolari sofferenze, proprio affidandosi al brasiliano ex Liverpool.
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Milan-Lazio si decide in regia. Biglia e Leiva a confronto
Le difficoltà del Milan di inizio anno sono legate con doppio nodo al complicato inserimento di Biglia nelle logiche dei rossoneri. Il numero 21 sarà titolare oggi, ma per qualche partita nella transizione Montella-Gattuso ha pure lasciato la cabina di regia a Montolivo. Un avvio a rilento motivato anche da una pessima condizione fisica. Tornato dalle vacanze sembra rivoluzionato, non che ci volesse molto per migliorare le prestazioni precedenti (su tutte, la peggiore nel derby perso 3 a 2). Il Diavolo ha investito 18 milioni per strapparlo alla Lazio, per quello che doveva essere uno dei due top player (l'altro era Bonucci). Eppure si è trovato scoperto in quel ruolo. Le 20 presenze di Biglia, come sottolinea il "Corsport" sono state principalmente incolori e impalpabili. Senza giocate degne di nota.
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Specularmente l'altro regista della sfida di questa sera è Lucas Leiva. I primi giorni della sua vita a Roma sono stati caratterizzati dalla vittoria in Supercoppa Italiana contro la Juventus. Poi la sfida contro il Milan vinta 4-1. Biglia fischiato, il successore applaudito. Non c'è stata storia tra le due squadre e nemmeno tra i due playmaker. Leiva ha fatto dimenticare presto il 21 rossonero. Talento, esperienza, buonumore, positività. Il Lucas biancoceleste si è adattato in fretta. Biglia impiegò un anno per prelevare Ledesma nella Lazio di Reja, giocò addirittura mezzala perché la regia era occupata.
L'ex Liverpool invece da subito ha sentito l'affetto dei tifosi, e quando gli hanno chiesto del peso della sua maglia, lui ha risposto: "Responsabilità? No perché non conoscevo Biglia. Dunque non mi ha dato alcuna pressione. Io sono qui per fare il mio lavoro senza paragoni, tutti i calciatori sono diversi, sono venuto qui per giocare e aiutare la Lazio. Sono stato rapido a inserirmi perché la squadra era già formata. Dovevo solo capire cosa voleva il mister e mettere le mie caratteristiche sul campo". Un duro con la faccia d'angelo, così lo ha definito questa mattina "CorSport". Leiva è secondo in A per tackle vinti, primo nella Lazio per passaggi effettuati e palloni recuperati. Numeri che Biglia nemmeno sogna, almeno per ora.
Lucas contro Lucas, questa sera i riflettori sono puntati su di loro. E, se non lo farà Leiva, sicuramente Biglia percepirà l'importanza dell'esito del confronto. Leiva ha affermato che il Milan non è più quello sconfitto dai biancocelesti a settembre. Nemmeno Biglia è più quello invisibile della sfida dell'Olimpico. O almeno si spera. I tifosi rossoneri ancora non lo hanno apprezzato fino in fondo. Il rapporto con la Curva Sud può questa sera subire una svolta cruciale.
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