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Milan, le precedenti sanzioni UEFA non invitano all’ottimismo

Galatasaray UEFA
La UEFA non è nuova a sanzionare club, anche di prestigio, in caso di mancato rispetto dei parametri del Fair Play Finanziario: il punto

Daniele Triolo

Come ricordato dall'edizione odierna di 'Tuttosport' la UEFA, che ieri ha respinto la richiesta di accesso del Milan al regime di settlement agreement rinviando a giudizio il club rossonero per quanto concerne il mancato rispetto dei parametri del Fair Play Finanziario, ed aprendo inquietanti scenari sul futuro rossonero, non è nuova a sanzionare con la mano pesante i club che non rispettano tali paletti.

Dal 2014 ad oggi, infatti, la scure UEFA si è abbattuta già su molteplici società, e l'organo calcistico internazionale non ha guardato curriculum, rango e storia delle società interessate. Il 24 aprile scorso, per esempio, dopo l'ammonizione ricevuta nel dicembre 2017, la UEFA ha squalificato il Panathinaikos, società greca, per ben tre anni dalle sue competizioni per aver “violato i regolamenti sulle licenze e sul Fair Play Finanziario”.

Il 16 aprile il Sion, club svizzero dove ha allenato anche Gennaro Gattuso, è stato squalificato per due anni, mentre, nella passata stagione, 2016-2017, è stato squalificato per un anno il Galatasaray, fresco Campione della Süper Lig turca. In precedenza, la UEFA si era mossa con provvedimenti analoghi nei confronti della Stella Rossa e del Partižan, club di Belgrado, CSKA e Dinamo Mosca, nonché per i club turchi del Bursaspor e del Karabukspor e gli ucraini del Dnipro.

Infine, lo Skënderbeu, club albanese, ha ricevuto una squalifica dalle coppe europee fino al 2028, ma per una questione relativa ad uno scandalo per gare truccate.

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