archivio2018

Milan, le seconde linee rispondono presente: è la vittoria del gruppo

Redazione

Non solo il gruppo ormai consolidato di titolari: la cura Gattuso ha inciso anche sulle seconde linee del Milan, sempre pronte al momento giusto

Di Enrico Maggioni

Nel Milan che riacciuffa in campionato una posizione utile per l'Europa, emergono la brillantezza dell'undici titolare, che anestetizza la Sampdoria, e la forza di un gruppo che, dalla panchina, soffre e lotta con i compagni in campo. A fine gara Gennaro Gattuso, fine psicologo ancora prima che tecnico di prim'ordine, elogia tutto il gruppo, vera arma vincente di questo ciclo rossonero fatto di risultati positivi, schemi tattici di qualità e, finalmente, bel gioco.

Non è un mistero che il tecnico rossonero si sia affidato ad un blocco di titolari quasi inamovibile mettendo per ora da parte il turnover. E a farne le spese, in prima battuta, sono tre punte di diamante - Mateo Musacchio, Riccardo Montolivo e André Silva - che soffrono in panchina ma dimostrano, per dirla alla Gattuso, grande senso di appartenenza. Il sacrificato principale della ritrovata affidabilità difensiva è l'argentino Musacchio. A disagio in uno schieramento difensivo a quattro e schiacciato dalla personalità e dalla classe di Bonucci e Romagnoli, l'ex Villarreal ha disputato solo tre delle undici gare di campionato della gestione Gattuso, trovandosi escluso anche nelle coppe.

Eppure domenica sera Musacchio, complice un problema fisico per Bonucci, si è scaldato per buona parte della gara, senza tuttavia trovare spazio. Ma a Gattuso questo basta: "Musacchio un esempio, voglio gente con gli atteggiamenti come lui". Poche chances anche per Riccardo Montolivo: rispolverato per la squalifica di Kessié ed autore di una brillante prova, l'ex capitano sa di non essere più titolare ma si fa trovare pronto e, con rinnovata serenità, strappa meritati applausi a San Siro. Medesima sorte per André Silva, terza scelta dell'attacco dopo Patrick Cutrone e Nikola Kalinic. Gattuso, per lui, spende parole al miele, lodandone le qualità tecniche e lo spirito volitivo ammirati domenica sera. Tre mancati titolari ma che si sentono parte del progetto, esattamente come Antonio Donnarumma, oggetto misterioso sino alla prova di orgoglio nel derby di coppa e Ignazio Abate, spesso escluso ma sempre pronto a bordo campo a dare consigli al giovane Calabria. Un successo di mister Gattuso, che crede fortemente nei valori del gruppo come base solida su cui costruire le fortune del suo Milan.

TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:

SEGUICI SU:  ///  ///  ///  /// 

SCARICA LA NOSTRA APPiOS /// Android