Le edizioni odierne del 'Corriere dello Sport – Stadio 'e di 'Tuttosport' hanno ricordato come, dopo sancita dalla sentenza della Camera giudicante dell'Organo di Controllo Finanziario dei Club di Calcio UEFA, il Milan debba presentare il proprio ricorso in appello al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna.
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Milan, legali al lavoro per il ricorso al TAS: le tesi della difesa
Il ricorso non è stato ancora inoltrato, ma, vista l'estrema urgenza di abbattere le tempistiche, è altamente probabile che parta nelle prossime ore, al più tardi all'inizio della prossima settimana. Il club di Via Aldo Rossi ha comunque già messo al lavoro, da giorni, la propria task force di legali per studiare , ben conscio, magari, di come un cambio ai vertici della società possa aumentare sensibilmente le possibilità di vittoria. Per lavorare alla memoria difensiva del Milan sarebbero stati coinvolti, secondo il 'CorSport', due avvocati svizzeri specializzati, ma non è escluso che, nelle prossime ore, possano aggiungersi anche altri esperti. La società rossonera sta lavorando, per farsi revocare la squalifica dalle competizioni europee, su tre nodi chiave.
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Analizziamoli nel dettaglio: 1) i parametri del Fair Play Finanziario sono stati sforati per colpa della proprietà precedente, e, pertanto, pagare ora con una squalifica sarebbe troppo penalizzante per l'attuale proprietà; 2) nei casi precedenti, club con conti peggiori del Milan hanno ottenuto il regime di Settlement Agreement ; 3) modificare il business plan in corsa è stata una necessità, e non va ritenuto un difetto di credibilità dell'attuale proprietà. Ma chi si presenterà, al TAS, come proprietario del Milan, Yonghong Li o Rocco Commisso?
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