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Quella di giovedì sera contro l'Olympiacos è stata solamente la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il Milan aveva l'obbligo e il dovere di arrivare ad Atene con la qualificazione già in tasca visto il gruppo non irresistibile in cui era stato sorteggiato a settembre. Eppure, il solo punto contro il Betis lo ha esposto alla figuraccia che puntualmente è arrivata.
Delle 6 gare totali dei rossoneri, mai il Milan ha pienamente convinto con una bella prestazione. A Dudelange un 1-0 risicato, con i greci in casa vittoria in rimonta. Poi le due partite col Betis, la prima persa clamorosamente in casa e la seconda pareggiata a Siviglia. La vittoria larga contro i lussemburghesi a San Siro ha quasi sfiorato il ridicolo, visto che il Milan è andato addirittura in svantaggio per 1-2. Infine, la debacle al Georgios Karaiskakis.
Come riporta stamattina il 'Corriere dello Sport', sembra chiaro che l'Europa League sia stata ampiamente presa sotto gamba, soprattutto dalle seconde linee che dovevano mettersi in mostra. Il pericolo prima di giovedì non è stato avvertito e non si è intervenuto per risolverlo. Castillejo e Laxalt non si sono dimostrati all'altezza. Higuain non si è dimostrato i grande trascinatore che doveva essere.
Reina non si è esaltato e le sue opportunità di giocare ora si riducono alla sola Coppa Italia. I tanti infortuni sono un'attenuante, ma comunque non all'altezza per impedire il passaggio del turno a questa squadra, contro questi avversari. Le responsabilità vanno prese da tutti, allenatore, giocatori e società compresa.
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