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Secondo quanto rivelato da Milano Finanza, il presidente del Milan, Li Yonghong è pronta a sferrare il contrattacco dopo il no della UEFA alla richiesta rossonera di Settlement Agreement. Il proprietario dei rossoneri ha chiesto agli avvocati di Gianni Origoni Grippo Cappelli &Partners di studiare un’azione legale con Finivest.
Con la decisione resa nota nei giorni scorsi, il Milan rischia di avere ripercussioni negative sul proprio futuro, in attesa della decisione della UEFA che arriverà per la metà di giugno. La bocciatura da Nyon è dovuta alle incertezze sul rifinanziamento del debito con il fondo Elliott e, di conseguenza, sulla solidità patrimoniale dello stesso Li Yonghong, soggetto anche di un'inchiesta della procura di Milano.
Per questo, come riferito dal portale milanese di finanza, la Rossoneri Sport Investment ha incaricato il suddetto studio legale per “una valutazione dei profili di tutela del proprio investimento (740 milioni) nel Milan in caso di soccombenza nei confronti dell’Uefa”, con uno studio approfondito delle clausole del contratto firmato il 13 aprile dell’anno scorso con Fininvest. La dirigenza cinese è convinta che solo il bilancio del 2017 è opera della nuova gestione, mentre gli altri documenti finanziari, finiti nel mirino dei tecnici di Nyon, arrivano dalla precedente gestione.
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