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Milan, Locatelli deve scegliere: presenze o club prestigioso?

Michele Neri

Manuel Locatelli, classe '98, è chiamato a scegliere per il suo futuro: restare rischiando di non giocare o fare il titolare in una medio-piccola di A?
00:45 min

E' un po' calato di livello, forse influenzato negativamente dall'avvio a rilento di tutta la squadra, e ora Manuel Locatelli non sa più cosa fare. Probabilmente restare al Milan significherebbe coprire le spalle a Lucas Biglia e pure a Riccardo Montolivo, quindi sostanzialmente giocare sempre troppo poco. 294 minuti ad oggi in Serie A, qualcosa in più (353) in Europa League, anche per via degli infortuni di Biglia. Come riferisce "Tuttosport", il baby prodigio cresciuto a Milanello, altrove potrebbe invece provare a collezionare un po' di presenze e comprendere così di che pasta è fatto.

Non dipende tutto dal giocatore rossonero. Infatti per partire deve prima arrivare un centrocampista, altrimenti si verificherebbe un problema numerico. Anche perché senza un vice-Kessié chi ha dato (quelle poche volte) il cambio all'ivoriano è stato proprio Manuel. E quindi in quel caso potrebbe essere ragionevole anche non lasciare il Milan, visto poi l'incrementarsi degli impegni a partire dalla fine di questo mese.

Il quotidiano torinese ha poi elencato le società interessate a lui. Udinese e Torino hanno contattato ufficialmente la società di via Aldo Rossi, e nell'ombra c'è la Spal, sempre vigile. Mentre l'interesse granata era legato a Sinisa Mihajlovic, quindi ora con Walter Mazzarri sarebbe da verificare, quello dei friulani è alquanto vivo. I rossoneri vorrebbero inserirlo nell'affare Jakub Jankto senza concedere tuttavia un diritto di riscatto sull'azzurro a favore dell'Udinese: condizione finora non accettata dai Pozzo.

Il Milan vorrebbe infatti evitare di perderlo per sempre e magari vederlo poi diventare un fenomeno altrove, come successo con Simone Verdi e Bryan Cristante. In fondo il ragazzo ha solo 20 anni (compiuti ieri) e il calcio è assai strano. Dopo un avvio di carriera senza eguali nella storia (i due super gol a Sassuolo e Juve), il calo, e nel futuro chissà, magari ci saranno altri picchi di massima.

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