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Milan, Mirabelli assicura: “Non svenderemo nessuno. Suso-Inter? Mai”

Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo del Milan
Parole davvero importanti quelle rilasciate ieri in conferenza stampa dal d.s rossonero Massimiliano Mirabelli. Un anno dopo quante cose sono cambiate

Alessio Roccio

E' un ruolo per niente facile quello che Massimiliano Mirabelli deve ricoprire oggi. Un anno fa, di questi tempi, sbandierava a suon di dirette Facebook i suoi acquisti prelevati a suon di milioni dal mercato. Ora la situazione è completamente capovolta, dovendo indossare i panni di chi deve frenare qualsiasi voce di mercato. La frase "", pronunciata nei giorni scorsi e ribadita ieri a Milanello, va davvero in forte contrasto con quella ripetuta più volte lo scorso anno assieme a Marco Fassone, "passiamo alle cose formali". Sa quasi di beffa, ma del resto i problemi della proprietà non dipendono né dal dirigente calabrese né tanto meno dall'amministratore delegato.

Il mercato rossonero sarà dunque dettato dalle uscite, che più ingenti saranno e maggiori potranno essere gli investimenti in entrata. Intanto ieri sono arrivati a Milano i dirigenti dell'Atletico Madrid per Nikola Kalinic, segnale che la trattativa potrebbe presto chiudersi. Il denaro ricavato - come spiegato da 'Tuttosport' - verrà investito nei ruoli che : un esterno d'attacco, un centrocampista che dia respiro a Franck Kessié e poi eventualmente un attaccante se anche Carlos Bacca sarà ceduto.

"Il Milan non svenderà i suoi pezzi pregiati, a meno che qualcuno non ci venga a dire che voglia andare via. E questo finora non è successo", parole importanti quelle del d.s. rossonero che esclude la cessione obbligatoria dei pezzi pregiati rossoneri e di uno in particolare: Jesús Suso. ". Ha una clausola per l'estero e ha sempre dichiarato di voler restare, vediamo", ha dichiarato ieri Mirabelli sul talento spagnolo.

Per quanto riguarda l'aspetto societario, Mirabelli si è detto sorpreso "non potendo immaginare una simile incertezza dopo un solo anno". Situazione che non ha permesso né a lui né a Fassone di lavorare con la giusta serenità, ma che - come riporta 'La Gazzetta dello Sport' - non deve essere presa come alibi. Resta sempre aggiornato sul mercato dei rossoneri:

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