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Milan-Napoli, le chiavi tattiche del match di San Siro

Andre Silva Patrick Cutrone Milan
La sfida contro i campani sembra quasi proibitiva ma il Milan, nonostante l'inferiorità tecnica, possono comunque dire la loro

Redazione

LA PARTITA

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di Valerio Paini

Contro un Napoli ancora in corsa per lo scudetto, il Milan ritorna in campo per provare a non disperdere quanto di buono è stato costruito in questi mesi; con il discorso Champions League lontano sullo sfondo e le recenti preoccupazioni di Fiorentina e Atalanta (squadre ancora da affrontare in questo girone di ritorno) che reclamano il loro posto in Europa e si fanno sempre più sotto.

Per evitare ulteriori patemi, i rossoneri sono costretti a far punti contro il Napoli, cercando di sfruttare, per quanto possibile, i pochi problemi di una macchina pressoché perfetta, come quella di Maurizio Sarri.

PRESSING

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Una delle chiavi può essere il pressing alto e orientato dei rossoneri che, per evitare che il gioco del Napoli possa trovare il suo naturale sfogo nella distribuzione di Jorginho, dovrà dirigere la conduzione palla degli azzurri verso le fasce, stando attenti a non lasciare troppo spazio a quella sinistra (lato forte del Napoli). Con la palla ai terzini, i meno tecnici dell'undici campano, ai quali mancherà anche Mario Rui oltre al lungodegente Ghoulam, il campo si restringerà e ci sarà meno possibilità di creare trame che possano disordinare la difesa rossonera.

OCCUPAZIONE DEL CENTRO

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Molti dei problemi del Napoli sono nati dall'atteggiamento attento e concentrato di squadre, vedi Juventus e Inter, le quali hanno tolto spazi vitali ai giocatori più tecnici occupando intelligentemente il centro del campo. I mezzi spazi nella trequarti avversaria sono infatti il terreno di caccia preferito per giocatori tecnici e veloci come Mertens e Insigne che, letteralmente, banchettano nel cuore avversario e colpiscono lì dove l'organizzazione difensiva spesso latita. Fondamentale sarà invece creare densità in mezzo al campo e orientare il Napoli sulle fasce.

USCITA VELOCE E CAMBI DI GIOCO

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Quel che può fare il Milan invece è sfruttare abilmente i propri mezzi: cinismo, velocità e un certo controllo che può imporre sulla partita. Saranno dunque indispensabili un giro palla veloce e attento, soprattutto in uscita dalla difesa, per prendere in contro tempo il pressing più che collaudato degli azzurri, e i precisi cambi di gioco, vera spina nel fianco di una squadra che sovraccarica di uomini il lato forte e lascia sguarnito quello debole.

CALCI PIAZZATI

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Ultima nota su quello che può essere un punto di forza del Milan ed è sicuramente un punto di debolezza del Napoli: i calci piazzati. Indubbia è infatti l'abilità di calciatori come Suso, Ricardo Rodriguez o, ancor meglio, Çalhanoglu che, con il loro piede, possono calciare in porta o telecomandare palloni all'interno dell'area avversaria dove, spesso, i difensori azzurri hanno peccato con le loro letture della zona errate e hanno concesso gol agli avversari.

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