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Milan, quanto costa gestire la rosa? Ecco il monte ingaggi rossonero

Marco Fassone Milan
In attesa della sentenza Uefa, il Milan pensa al calciomercato con un occhio ai prezzi dei cartellini e un altro agli ingaggi: il punto della situazione

Giovanni Calenda

In un momento delicato dal punto di vista finanziario, come quello che , è necessario avere sotto controllo tutte - ma proprio tutte - le spese che gravano sul club. È risaputo che ciò che fa più clamore - e che rende anche più felici i tifosi - sono gli acquisti che una società compie sul mercato. Sognare il grande nome nella propria squadra è un esercizio praticato a partire dalla più tenera età, davanti a uno schermo e con un joystick tra le mani.

Ma un club reale è tutt'altra cosa di un club virtuale creato alla Playstation. Nella gestione di un bilancio societario è sicuramente importante l'acquisto di un calciatore di spicco, del cosiddetto "grande nome", ma è necessario pensare anche a come mantenerlo. Della serie, non conta soltanto trattare il prezzo del cartellino per strapparlo al club di appartenenza, ma anche il suo eventuale ingaggio.

Ecco dunque che il 'Corriere dello Sport' analizza la situazione ingaggi del Milan. Allo stato attuale delle cose la società di Yonghong Li deve aspettare la sentenza della Uefa per capire se disputerà o meno la prossima stagione di Europa League (massima pena) o se subirà forti limitazioni nel portare avanti trattative di calciomercato (pena sicuramente più "morbida").

Quali sarebbero gli ingaggi degli obiettivi rossoneri? Il sogno proibito si chiama Alvaro Morata, 25 anni. L'attaccante del Chelsea è stato strappato da Abramovic al Real Madrid per una cifra che sfiorò gli 80 milioni, garantendogli uno stipendio annuo di circa 8 milioni. E il Milan può solo restare a guardare una cifra del genere. Complicata per questo motivo anche le piste che portano a Fellaini e Depay: il centrocampista belga chiede 7 milioni all'anno, l'attaccante olandese uno in meno.

Quali sono gli ingaggi degli attuali calciatori rossoneri? Il più alto è quello del capitano Leonardo Bonucci (7,5), seguito da Donnarumma (6). Ed è soprattutto in quel ruolo (il portiere) che il Milan spende tanto, visto l'arrivo in rosa di Pepe Reina (attualmente secondo a Gigio) accordatosi con il club per una cifra di 3,5 milioni annui. Il terzino Ivan Strinic, arrivato dalla Sampdoria, ne percepirà 2. Senza contare che Romagnoli ha appena firmato il rinnovo di contratto, con un ritocco sull'ingaggio salito ora a 3 milioni all'anno; stesso destino che potrebbe toccare a Bonaventura. Il discorso relativo agli ingaggi non è cosa da poco: il Milan nella scorsa sessione estiva ha investito ben 144 milioni per la spesa totale della rosa. Pochi? Non si direbbe, visto che l'anno prima si arrivava a 77 milioni complessivi.

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