Nella l'arbitro romano, Daniele Doveri, è stato chiamato a dover decidere su più di un episodio controverso. 'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina, così come altri quotidiani, ha fatto il punto della situazione.
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Milan-Sampdoria, la moviola: V.A.R. inapplicabile sul mani di Calabria
L'avvenimento più eclatante del match di San Siro, senza dubbio, è stato il fallo di mano al 37' di Davide Calabria che, nel tentativo di contrastare il colombiano Duván Zapata in uno scontro aereo, invece di intervenire di testa colpisce il pallone evidentemente e volontariamente con la mano di richiamo.
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Doveri non vede ma, al V.A.R., Paolo Mazzoleni gli segnala l'accaduto. La revisione del Video Assistant Referees, però, non riesce a stabilire se il tocco di mano di Calabria avviene all'interno dell'area di rigore: da vari replay, infatti, sembra proprio essere al limite, probabilmente fuori dalla stessa. Siccome non si riesce a stabilire con certezza dove sia avvenuta l'infrazione, e dunque non può intervenire per dirimerla.
Manca, quindi, sicuramente una punizione al limite per la Sampdoria, perché Doveri fa riprendere il gioco con una rimessa laterale per i blucerchiati. In breve, sugli altri episodi: netto il rigore concesso al Milan poiché Nicola Murru devia in angolo con il braccio il cross dalla destra dello stesso Calabria; giusto annullare il 2-0 rossonero, firmato da Leonardo Bonucci, poiché il capitano del Milan, sul cross dalla sinistra di Hakan Çalhanoğlu, è in palese posizione di fuorigioco.
Infine: ci sta il cartellino giallo per simulazione, nel finale, rifilato da Doveri a Giacomo 'Jack' Bonaventura per un 'tuffo' in area di rigore ospite mentre non ci sono gli estremi per un altro rigore in favore del Milan, allorché Bartosz Bereszyński tocca, sì, Çalhanoğlu in area, ma non in maniera tale da giustificare un penalty.
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