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Milan-Sassuolo, le pagelle: Suso il migliore, flop Bonucci

Daniele Triolo

Jesús Suso luce rossonera nell'1-1 di San Siro contro il Sassuolo. Male, invece, il capitano. Voti e giudizi de 'La Gazzetta dello Sport'
01:00 min

Passo falso del Milan, che a San Siro non va oltre . La zona Champions League, per il Diavolo, ora è lontana (8 punti dalle romane) e bisognerà difendere quella valida per la qualificazione in Europa League dagli assalti della Fiorentina.

Nella partita di ieri sera, secondo 'La Gazzetta dello Sport', il migliore in campo nelle fila del Milan è stato lo spagnolo Jesús Suso, premiato con un 6,5 così motivato: “L'allenatore alla vigilia lo aveva definito un leader e la cosa deve averlo gasato perché è tornato il fulcro della fase offensiva. Una quantità di palle in area, senza fortuna, fino all'ultimo respiro”.

Medesimo voto, 6,5, per l'autore del gol che ha salvato il Milan dalla figuraccia, ovvero il croato Nikola Kalinić: “Un'altra buona occasione gettata al vento appena entrato, poi si ricorda di essere un attaccante. Gol da centravanti vero, a più di quattro mesi dall'ultimo”. Per l'ex fiorentino, tra l'altro, si tratta della terza rete inflitta al Sassuolo da quando è in Italia.

Quindi, sufficienza piena, voto 6, per il tecnico rossonero, Gennaro Gattuso, giacché, per la 'rosea', “2 punti in 3 partite sono una pietra tombale sulle ambizioni di quarto posto” e perché, nonostante il 3-3-4, “la settimana del rinnovo è finita male”. Stesso voto anche per Gianluigi Donnarumma, Ignazio Abate, Ricardo Rodríguez, Franck Kessié, Lucas Biglia e Hakan Çalhanoğlu, mentre sono stati molti, in questa occasione, i rossoneri ad aver rimediato un voto sotto la media.

Voto 5,5, infatti, per Giacomo Bonaventura, Patrick Cutrone, Mateo Musacchio ed André Silva nonché per Leonardo Bonucci, a cui 'La Gazzetta dello Sport' ha assegnato la 'palma' di peggiore in campo: “L'ultimo quarto d'ora è quello che macchia una prova fino a quel momento più che buona – il commento del quotidiano rosa -. Prima la respinta corta da cui nasce il gol emiliano, poi l'ammonizione che gli farà saltare il Napoli”.

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