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Il 'Corriere dello Sport – Stadio' oggi in edicola ha riportato le dichiarazioni che Gennaro Gattuso, tecnico rossonero, , nelle quali l'allenatore calabrese ha analizzato, a mente fredda e lucida, la in rimonta allo stadio 'San Paolo' di Napoli.
“Bisogna ripartire dai 60' in cui siamo stati padroni del campo, da quella mentalità e dalla consapevolezza che, pur avendo di fronte un avversario forte, non stavamo soffrendo troppo. Bisogna ricominciare dai reparti uniti – ha detto Gattuso -, dalla squadra corta e dalle ripartenze. Perché così siamo molto forti ed è il motivo per cui non sono preoccupato”.
Allora perché il Milan è andato in? “Siamo giovani e non ci sono giocatori di grande carattere – l'ammissione del tecnico rossonero -. Dunque occorra che tutti si faccia di più, io per primo. Non possiamo lasciare il campo dopo un errore o dopo un gol subito. Sono cose però che possono accadere, quindi bisogna ripartire senza farsi condizionare”.
Gattuso ha confessato come, sul primo gol azzurro, , ma anche come “quando vogliamo partire dal basso, bisogna chiamare in causa tutti i giocatori, ed ognuno deve fare il proprio. Invece dopo l'1-2 non abbiamo più giocato da squadra ed ognuno andava per i fatti propri. Così è normale che ci facciamo male ...”.
L'allenatore ha quindi parlato di Gonzalo Higuaín (“Era difficile servirlo, ma i nostri due gol non sono un caso, sono frutto del suo movimento a liberare i centrocampisti: la consapevolezza mia e quella del mio staff è quella di farlo giocare negli ultimi 20 metri”), di Tiémoué Bakayoko (“Ancora non ha assimilato bene il nostro concetto di centrocampo”) e chiuso con un pensiero su di venerdì sera a 'San Siro': “Prendiamo le cose positive, lavoriamo sui difetti ed uniamo le due cose. Non abbiamo molto tempo, ma se ci lavoriamo possiamo crescere e farci valere”.
Milan-Roma rappresenterà anche la prima, in casa, da nuovi dirigenti rossoneri per Leonardo e Paolo Maldini: come li accoglierà il pubblico meneghino?
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