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Il Benevento è ultimo in classifica e praticamente già retrocesso in Serie B, ma ha un centravanti che segna un gol a partita. È il paradosso, scrive La Repubblica, della sfida di stasera a San Siro tra il Milan, sesto e in finale di Coppa Italia, e i campani, con un piede già in Serie B. I giallorossi, infatti, da circa due mesi possono contare sulla straordinaria media realizzativa Cheick Diabaté. Il maliano ha realizzato 7 gol in altrettante partite e addirittura 6 nelle quattro da titolare.
Dall'altro lato c'è un Milan che, invece, è costantemente alle prese con il rebus centravanti. L'unico che si salva è Patrick Cutrone, a quota sette gol in campionato. Stessi di Diabaté, ma in 24 presenze. Molto dietro i due acquisti estivi: Nikola Kalinic è a quota 5, mentre André Silva a 2. Gennaro Gattuso continua a cercare la formula giusta e stasera potrebbe affidarsi alla coppia giovane: Cutrone-André Silva. L'augurio di Rino, tuttavia, è che dal mercato arrivi un giocatore che possa fare realmente la differenza davanti.
Bisognerà capire, però, cosa accadrà con il settlement agreement, sul fronte del fair play finanziario. Ieri c'è stato l'incontro tra Marco Fassone e la UEFA, in cui l'amministratore delegato rossonero ha esposto la situazione, mostrando i conti del club. La sanzione da Nyon sarà quasi inevitabile, ma c'è l'augurio che non sia particolarmente pesante. L'obiettivo del Milan è acquistare 2-3 giocatori, cedendone altrettanti, seppur non di spicco.
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