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di Patrick Iannarelli
Hakan Çalhanoğlu, un nuovo modo di interpretare il calcio. Ma soprattutto nuova linfa vitale per il Milan. Il fantasista rossonero, dopo un inizio di stagione davvero altalenante, è tornato ad esprimere il suo potenziale. E la squadra ha risentito positivamente di questo cambio di passo. Una squadra che corre, undici uomini che finalmente hanno la forza fisica per poter far male all’avversario. Anche ad una squadra preparata e atleticamente completa come la Lazio. Due sono i punti chiave che hanno portato a questa svolta: le giocate di Çalhanoğlu e Suso, ma soprattutto gli inserimenti delle mezzali. Ieri, in occasione del gol di Giacomo Bonaventura, questo aspetto è stato esaltato in tutti i suoi lati: un inserimento con i tempi giusti, premiato anche con la rete decisiva.
Ma per quale motivo Hakan Çalhanoğlu ha cambiato il Milan? Il calciatore turco è atipico, ha un cambio di passo notevole ed una rapidità di esecuzione diversa rispetto agli altri compagni. I suoi strappi creano problemi, soprattutto contro squadre chiuse e apparentemente ben organizzate. E nel nostro campionato questa tendenza al rintanarsi è spesso esaltata. Serve qualcuno che dia il gusto cambio di passo e il ruolo che Gattuso ha riservato a Çalhanoğlu sta portando i suoi risultati. Un Milan diverso, più fresco.
Le idee non mancano, soprattutto nei momenti di difficoltà. Manca ancora qualcosina per poter arrivare all’Europa che conta: servono sicuramente più gol dagli attaccanti, anche se Patrick Cutrone riesce sempre a stupire per il suo senso della rete negli ultimi sedici metri. Ma questo nuovo Milan piace per il coraggio e per il carattere, soprattutto per la fantasia. Suso e Çalhanoğlu, una coppia che può far raccogliere molti punti. Tra tiri e cross, spunti e velocità, questa squadra può fare sicuramente bene. Manca la tenuta mentale per tutti i 90’, ma rispetto ad un girone fa è cambiato molto. Soprattutto grazie alla fantasia del funambolo turco.
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