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Un pareggio che lascia l'amaro in bocca al Milan di Gattuso perché incerottato e trasfigurato dalle assenze - ben 5 i titolari che mancavano - stava per andare a vincere su un campo difficilissimo come l'Olimpico di Roma. E invece, no. A Kessié nei minuti di recupero ha risposto la zampata del 'Tucu' Correa, che al 94' ha fatto esplodere il tifo biancoceleste.
Un Milan che parte in sofferenza, costretto a difendersi dalle sfuriate in fase offensiva della squadra di Simone Inzaghi. In questo clima di fuoco è paradossale come la prima grande occasione sia a tinte rossonere: Suso va via sulla fascia, mette in mezzo per Borini che viene contrastato. La palla termina sui piedi di Calhanoglu che da pochi metri la piazza sul palo. Il legno dice di no al turco, che si dispera. Il Milan batte un colpo, c'è, è vivo.
Nella ripresa non cambia il copione. La Lazio è molto più pericolosa con Donnarumma costretto agli straordinari in più occasioni: sarà uno dei migliori a fine partita. Ma a passare è il Milan. E' il 33' del secondo tempo quando Calabria arriva sul fondo, vede l'arrivo di Kessié che di prima calcia e realizza grazie alla deviazione di Wallace: . Ma la beffa è nell'aria.
Inzaghi - al contrario di Gattuso che lascia gli stessi 11 fino alla fine - cambia Milinkovic e Luis Alberto per Correa e Lukaku. Mossa decisiva. Proprio Correa realizza al 94' la rete dell'1-1, che fa felice i laziali, ma in fin dei conti scontenta un po' tutti. Ad esultare è l'Inter che in classifica allunga su tutte le immediate inseguitrici, Roma compresa.
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