'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha dedicato un approfondimento alla difesa del Milan, tornata compatta e coriacea come un tempo sotto la gestione tecnica di Gennaro Gattuso. Davanti al portiere, Gianluigi Donnarumma, Gattuso ha infatti riproposto una retroguardia (quasi) interamente italiana, facendo fuori l'argentino Mateo Musacchio e schierando, sempre più spesso la linea difensiva composta da Ignazio Abate, Leonardo Bonucci, Alessio Romagnoli e Davide Calabria.
archivio2018
Milan ‘sulla difensiva’: ecco come Gattuso ha blindato la squadra
Così il Milan ha ritrovato le sue certezze: unica 'eccezione alla regola', secondo la 'rosea', può essere lo svizzero Ricardo Rodríguez, che Gattuso dovrà giocoforza recuperare dopo un periodo, piuttosto prolungato, di flessione atletica e dopo un recente stop dovuto ad una colica intestinale. Gattuso, poi, ha avuto il grande merito di abbandonare la strada della difesa a tre per riproporre la linea a quattro e, dalla trasferta di fine 2017 a Firenze, ha riproposto sempre la coppia Bonucci-Romagnoli al centro. I due, giocando sempre vicini, hanno trovato un'affinità ed un'intesa non indifferenti.
LEGGI ANCHE
Ecco, dunque, arrivare i risultati, ed i numeri, a premiare il lavoro di Gattuso: nelle ultime 9 gare il Milan ha subito appena 4 reti, mentre, nelle 9 immediatamente precedenti, i gol incassati erano stati ben 13. Un'inversione di tendenza totale per un Milan che, sotto Gattuso, difende meglio. I concetti di 'Ringhio' possono essere riassunti, secondo la 'rosea' in tre punti: uno, si gioca in funzione della palla, con l’avversario di spalle alla porta la squadra deve salire per prendere campo; due, chiudere le linee di passaggio, compito che spetta più ai centrocampisti, funzionale ad avere tutti gli spai coperti, «senza buchi»; tre: come di solito avviene, nella linea a quattro un centrale «va» e gli altri tre devono coprire.
TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA