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Milan, tra voglia di stupire e traguardi da raggiungere

Coppa Italia Primavera, Torino Milan, stadio Filadelfia, foto PianetaMilan.it
Nella conferenza stampa odierna, il tecnico del Milan Gattuso rimane concentrato sul presente - la gara di mercoledì sera a Torino contro i granata - ma non nega di pensare al futuro prossimo

Redazione

di Enrico Maggioni

Alla ricerca di una vittoria che in campionato manca da quattro gare, Gennaro Gattuso, tecnico calabrese del Milan, cerca soluzioni tattiche in grado di tramutare l'enorme mole di gioco in concretezza sotto porta. E lo fa pensando a come valorizzare i giocatori più talentuosi a sua disposizione, vale a dire Hakan Calhanoglu e Suso.

Nonostante la necessità di limitare gli esperimenti in previsione di un difficile finale di campionato, con l'obiettivo di conquistare un posto in Europa League e ben figurare nella finale di Coppa Italia, Gattuso stimola i suoi gioielli a cercare nuovi stimoli tattici.

"Calhanoglu? E' uno che potrebbe giocare 'alla Pirlo'. Ha un grande tiro, dovrebbe buttare giù la porta". Dichiarazione che attesta totale stima al turco e strizza l'occhio ad un cambiamento tattico tutt'altro che remoto: bastano convinzione e dedizione, tanto predicate da Gattuso, per ambire a una evoluzione tecnica che potrebbe esaltare le superlative doti tecniche dell'ex Leverskusen.

Gattuso ne ha anche per Suso. Pur non nascondendo una evidente preoccupazione per un possibile futuro dello spagnolo lontano dal Milan "(Lotteremo per farlo rimanere", le sue parole), Ringhio punta a stimolare l'ex Liverpool ad essere più presente nella manovra per esaltarne la creatività e il naturale talento alla giocata decisiva nei momenti di difficoltà.

Suso più trequartista che esterno, accentrato in un ideale 4-3-2-1 con Calhanoglu al fianco o alle spalle, oppure uomo di qualità e fantasia a tutto campo in un 4-3-1-2 con due punte di peso e movimento da innescare con qualità.

Una piena investitura di grandeur, quella fatta da Gattuso, sui due talenti creativi a sua disposizione, ed una mossa da vero psicologo. Nel momento cruciale della stagione, sebbene concentrato sugli imminenti obiettivi, Gattuso mostra che il progetto tecnico rossonero non è fatto solo di ingaggi e marketing ma, soprattutto, di un pieno coinvolgimento e totale esaltazione dei campioni in grado di rinverdire i fasti del recente passato milanista.

 

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