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Milan, tutti i numeri della crisi rossonera

Gennaro Gattuso, Milan, Getty Images
Dopo la sconfitta interna con il Benevento per il Milan si può tranquillamente parlare di crisi. Sono sei le gare senza successi, con numeri pietosi.

Stefano Bressi

Il Milan è in crisi. Per la prima volta da quando Gennaro Gattuso è l'allenatore, la squadra rossonera vive un momento di difficoltà da cui non riesce a uscire. Dopo la trasferta con la Juventus si è assistito a un continuo declino. Eppure il Diavolo a Torino aveva giocato una grande partita, ottenendo però alla fine zero punti. È come se quella sconfitta, con la zona Champions League che si era allontanata, avesse spento il fuoco che si era acceso nella squadra. Così, dopo quella gara, ecco il pareggio bruttissimo contro l'Inter, quello un po' sfortunato con il Sassuolo, lo 0-0 positivo con il Napoli, l'1-1 desolante con il Torino e, infine, la clamorosa sconfitta contro un Benevento quasi già retrocesso.

Sono dunque sei le partite senza successi. L'ultimo risale alla gara casalinga con il Chievo Verona, in rimonta per 3-2. I numeri sono la cosa che allarmano di più. Perchè in queste sei partite il Milan ha segnato solo in tre occasioni, mentre ha subito sei gol. La difesa che era diventata insuperabile inizia a scricchiolare, complice anche l'assenza di Alessio Romagnoli.

L'attacco resta il problema principale però. Se è vero che in tutta la stagione il Milan non è mai stato una macchina da gol (44 reti totali), adesso la situazione è addirittura peggiorata. Le diverse occasioni non vengono quasi mai sfruttate e le ultime tre reti sono arrivate non su azioni manovrate e solo una è stata di un attaccante. La prima è quella del capitano Leonardo Bonucci allo Stadium infatti, con il Milan già in svantaggio e su calcio da fermo; poi Nikola Kalinic ha pareggiato i conti col Sassuolo sfruttando una palla lunga e infine Giacomo Bonaventura si è inventato la rete del momentaneo vantaggio con il Torino con un tiro dalla distanza. Azioni manovrate poche e soprattutto zero gol.

Adesso la Champions League è matematicamente sfumata, ma anche l'Europa League diventa complicata da raggiungere. L'Atalanta con la vittoria odierna ha superato i rossoneri in classifica e a 4 giornate dalla fine e uno scontro diretto da giocare bisogna dare il massimo e cercare di portare a casa bottino pieno. Non bisogna dimenticare, inoltre, che tra poco più di due settimane il Milan andrà a Roma per la finale di Coppa Italia con la Juventus. Non si può certamente presentare in queste condizioni.

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