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Milan, un anno di Cina: tanti dubbi, ma anche 911 milioni investiti

Han Li, Silvio Berlusconi e Yonghong Li a Villa San Martino (Milan) foto Auro Palomba
E' passato esattamente un anno dal closing e dal passaggio del Milan dalle mani di Berlusconi a Yonghong Li. Ecco cosa è successo in 365 giorni

Salvatore Cantone

E' passato esattamente un anno dal closing e dalla cessione del Milan di Silvio Berlusconi a Yonghong Li. Come viene sottolineato dalla Gazzetta dello Sport, questi 365 giorni sono stati all'insegna di rinvii, dubbi, scadenze, ma anche 911 milioni investiti.

YONGHONG LI - Dopo i contatti con Bee Taechaubol e la cordata degli advisor cinesi Galatioto e Gancikoff, Silvio Berlusconi, il 6 agosto 2016 decide di vendere la società a Yonghong Li. Il closing originariamente è fissato a novembre, ma poi, a seguito di problemi sopraggiunti in Cina, viene spostato a dicembre e successivamente in aprile, con il comunicato ufficiale che viene emanato il : "Fininvest ha oggi finalizzato la cessione alla Rossoneri Sport Investment Lux dell’intera partecipazione, pari al 99,93%, detenuta nell’AC Milan. Gli estremi dell’accordo sono quelli resi noti a suo tempo e prevedono una valutazione complessiva dell’AC Milan pari a 740 milioni di Euro, comprensivi di una situazione debitoria stimata al 30 giugno 2016, come da intese fra le parti, in circa 220 milioni di Euro. A quanto incassato da Fininvest si aggiungono 90 milioni di Euro a titolo di rimborsodei versamenti in conto capitale eseguiti dalla stessa Fininvest a favore del Milan dal 1°luglio 2016 ad oggi".

MERCATO E DUBBI - Yonghong Li mantiene la promessa fatta a Berlusconi, compiendo un vero e proprio mercato faraonico, tuttavia iniziano a nascere tanti dubbi sulla nuova società. Il 17 novembre il cosi come ha fatto il ., mentre Il 21 marzo scorso la Procura di Milano apre un fascicolo sulla cessione società, anche se a modello 45, cioè senza ipotesi di reato. Insomma, i dubbi sono tanti, ma bisogna anche sottolineare il fatto che Yonghong Li ha investito ben 911 milioni di euro: 740 per l'acquisto della società, 90 per ripianare le perdite, 10 per il rifinanziamento e 71 per l'aumento di capitale già deliberato. Dunque quasi 1 miliardo di euro che testimoniano come, nonostante i tanti dubbi, Yonghong Li faccia sul serio.

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