archivio2018

Milan: un pareggio che brucia e una lezione importante

Rino Gattuso, allenatore del Milan
Il pareggio di ieri sul campo del Cagliari pesa sulla classifica e sul morale del Milan, ma può essere utile per ribadire ancora una volta certi concetti

Edoardo Lavezzari

C'era una volta il Milan campione di tutto, una squadra in grado di dominare in Italia e in Europa, ricca di campioni. C'era, purtroppo, ma presto potrebbe tornare. Sono questi i piani della proprietà americana, della dirigenza fatta di grandi ex rossoneri e del tecnico Rino Gattuso, uno degli eroi dell'ultimo Milan davvero vincente. Per ora c'è anche, o almeno ci dovrebbe essere nella squadra, la consapevolezza che chiamarsi Milan non basta, che certe partite vanno vinte dando tutto a livello di concentrazione e di energia messa in campo. Per questo il pareggio di Cagliari di ieri brucia, soprattutto alla luce della sconfitta dell'Inter e del pareggio interno della Roma, ma può e deve essere preso da lezione per fissare bene nella testa di tutti certi concetti.

Il Milan e  e hanno dimostrato di saperlo bene con le loro dichiarazioni nel post partita, deve crescere molto a livello mentale. Il problema, secondo allenatore e dirigente è soprattutto di , sia solo quello o sia anche di altra natura una cosa è certa: il Milan non può regalare spezzoni così grandi di partita. Pensiamo al secondo tempo con il Napoli, ma soprattutto ai primi 25 minuti di ieri, quando i rossoneri sono finiti in balia del pressing del Cagliari, una buona squadra, certo, ma non un top team. Così come non può permettersi di prendere , o di fare affidamento solo alle iniziative dei giocatori di maggior talento, mancando di concretezza nei pressi dell'area di rigore avversaria.

Detta così, sembra che tutto sia da buttare, ma non è questo il caso. I rossoneri ieri sera hanno saputo risalire la china da una situazione difficile, hanno battuto la Roma e devono ancora recuperare una partita, quindi la classifica è meno deficitaria di quello che sembra a una prima occhiata. Cosa fare dunque? Mettersi in testa il prima possibile che in Italia, ma anche nell'imminente Europa League, non ci sono partite facili e che non si può mai staccare la spina e magari ripartire, tutti, dalla rabbia di . Il suo post partita "agitato" è stato letto da molti come un segnale negativo, ma invece dovrebbe essere preso a modello, da tutti: il vero campione vuol vincere, sempre e non può accontentarsi di un gol, anche se arriva dopo 6 partite di digiuno ed è il primo con la nuova maglia. Qui potete leggere  di Cagliari-Milan.

++  ++

SEGUICI SU:  ///  ///  ///  /// 

SCARICA LA NOSTRA APPiOS /// Android

tutte le notizie di