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Milan: un pareggio che brucia e una lezione importante

Edoardo Lavezzari

Il pareggio di ieri sul campo del Cagliari pesa sulla classifica e sul morale del Milan, ma può essere utile per ribadire ancora una volta certi concetti
00:52 min

C'era una volta il Milan campione di tutto, una squadra in grado di dominare in Italia e in Europa, ricca di campioni. C'era, purtroppo, ma presto potrebbe tornare. Sono questi i piani della proprietà americana, della dirigenza fatta di grandi ex rossoneri e del tecnico Rino Gattuso, uno degli eroi dell'ultimo Milan davvero vincente. Per ora c'è anche, o almeno ci dovrebbe essere nella squadra, la consapevolezza che chiamarsi Milan non basta, che certe partite vanno vinte dando tutto a livello di concentrazione e di energia messa in campo. Per questo il pareggio di Cagliari di ieri brucia, soprattutto alla luce della sconfitta dell'Inter e del pareggio interno della Roma, ma può e deve essere preso da lezione per fissare bene nella testa di tutti certi concetti.

Il Milan e  e hanno dimostrato di saperlo bene con le loro dichiarazioni nel post partita, deve crescere molto a livello mentale. Il problema, secondo allenatore e dirigente è soprattutto di , sia solo quello o sia anche di altra natura una cosa è certa: il Milan non può regalare spezzoni così grandi di partita. Pensiamo al secondo tempo con il Napoli, ma soprattutto ai primi 25 minuti di ieri, quando i rossoneri sono finiti in balia del pressing del Cagliari, una buona squadra, certo, ma non un top team. Così come non può permettersi di prendere , o di fare affidamento solo alle iniziative dei giocatori di maggior talento, mancando di concretezza nei pressi dell'area di rigore avversaria.

Detta così, sembra che tutto sia da buttare, ma non è questo il caso. I rossoneri ieri sera hanno saputo risalire la china da una situazione difficile, hanno battuto la Roma e devono ancora recuperare una partita, quindi la classifica è meno deficitaria di quello che sembra a una prima occhiata. Cosa fare dunque? Mettersi in testa il prima possibile che in Italia, ma anche nell'imminente Europa League, non ci sono partite facili e che non si può mai staccare la spina e magari ripartire, tutti, dalla rabbia di . Il suo post partita "agitato" è stato letto da molti come un segnale negativo, ma invece dovrebbe essere preso a modello, da tutti: il vero campione vuol vincere, sempre e non può accontentarsi di un gol, anche se arriva dopo 6 partite di digiuno ed è il primo con la nuova maglia. Qui potete leggere  di Cagliari-Milan.

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