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Come riportato da corriere.it, il tempo di Yonghong Li al Milan sarebbe davvero agli sgoccioli. Dalla Cina, infatti, è arrivata la sentenza della Consob locale, secondo la quale la holding del proprietario del Milan avrebbe nascosto il dissesto precedente all'acquisto di un anno fa del Milan.
Ancora qualche giorno e la partita si potrà quindi decidere, senza aspettare ottobre. Questo è l'effetto di una postilla con il contratto con Elliott e le pressioni del CdA rossonero. Li sta cercando di raccogliere i 10 milioni necessari per l'aumento di capitale: fino ad ora, ci è sempre riuscito per il rotto della cuffia, ma sicuramente è tutto un po' strano se lo si riferisce alla precedente gestione Berlusconi o a quella di Zhang dei cugini nerazzurri. Pochi milioni di euro non dovrebbero condizionare così tanto la vita di una società così importante come il Milan. A tutto questo si aggiunge l'imminente decisione della UEFA.
Con la lettera spedita all'azionista, l'iter della nuova clausola: se Li non bonifica i 10 milioni entro lunedì, se ne fa carico Elliott e a quel punto scattano i termini finali, che dovrebbero essere di 15 giorni, concessi al cinese per rimborsare Elliott. Non rispettare questa scadenza, gli americani possono esercitare tutte le garanzie e prendersi il Milan a 350-360 milioni (valore del prestito più interessi).
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