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La partita contro il Chievo Verona va a chiudere un ciclo di partite pressoché infinito per il Milan che, forte dei buoni risultati ottenuti soprattutto in campionato, non ha intenzione di farsi demoralizzare dall'eliminazione in Europa League e vuole ritrovare una vittoria che darebbe buona continuità a risultati, in Serie A, che sfiorano la perfezione nel girone di ritorno.
Contro i gialloblu Gennaro Gattuso potrebbe ritornare al 4-3-3, abbandonando così, seppur temporaneamente, il modulo a due punte. Difatti, nella conferenza stampa che precede la partita, lo stesso tecnico rossonero ha spiegato come il modulo non fosse estraneo alla squadra in fase di non possesso ma che va sistemato e meglio interiorizzato per non cadere nella banalità di un gioco prevedibile e, soprattutto, per non perdere l'equilibrio necessario a non subire l'avversario: “Se andate a vedere eravamo col 4-4-2 in fase difensiva, ma poi sviluppavamo in attacco come al solito. Poi i numeri vanno letti bene, quelli di Londra ci dicono che è stata la partita in cui abbiamo subito più tiri in porta. Quando giochi 4-3-3 a volte lo sviluppo del gioco non è così fluido, ma la cosa più importante è l’equilibrio”, parole chiare insomma che suonano però come un “esperimento rimandato” per questo nuovo assetto tattico.
A questo punto, per non rischiare troppo in una partita così delicata, Gattuso si affiderà ai titolarissimi, sistemati in campo col consueto modulo con una punta centrale e due esterni alti d'attacco, quello che ha permesso al Milan di risalire la china ottenendo 22 punti in 8 partite dall'inizio del girone di ritorno, e ha portato in dote anche la prestigiosa finale di Coppa Italia.
Con la sosta alle porte però non è scontato che la situazione non muti: con lo snodo centravanti irrisolto e viste le caratteristiche degli attaccanti a disposizione, con André Silva più a suo agio a lavorare con un collega a stretto contatto, non è così inverosimile che l'allenatore rossonero, viste le due settimane di lavoro per la sosta per le nazionali, non lavori per poter riproporre con più forza e chiarezza di idee il suo 4-4-2 molto aggressivo, il quale potrebbe ritornare molto utile per dare l'assalto a quel tanto agognato quarto posto.
Valerio Paini
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