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L'avventura di Yonghong Li alla presidenza del Milan è arrivata ad un bivio fondamentale: accelerare la pratica del rifinanziamento del debito con il fondo Elliott o dare dei segnali. La prima ipotesi, come scrive l'edizione odierna del Corriere della Sera, appare tutt'altro che imminente, come confermato ieri da Fassone dopo il cda: "Il rifinanziamento più complesso è quello della holding, non credo possa esserci una accelerazione in tempi brevissimi". A questo punto, continua il CorSera, o mr Li ha un asso nella manica, come trattative di finanziamento in corso in Asia di cui al Milan non sono a conoscenza, o il gioco appare pericoloso. Il presidente - infine - sembra non intendere accettare tassi sconvenienti per un debito ancora non scaduto (scadrà ad ottobre).
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