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Secondo quanto rivelato da Carlo Pellegatti per Premium Sport, lo scopo del viaggio del presidente del Milan Yonghong Li a Milano è stato quello di dare un'accelerazione al rifinanziamento della holding, di circa 200 milioni di euro. E' da ricordare che la parte riguardante il Milan è di 120 milioni, facilmente rifinanziabile, mentre le difficoltà sono riconducibili proprio a quello della holding di 180 milioni della Rossoneri Luxembourg. Li ha affrontato una serie di riunioni e di incontri in tal senso, con un contatto soltanto telefonico ma costante con l'ad milanista, Marco Fassone, che non poteva essere in Italia per precedenti impegni all'estero.
Pellegatti rivela come la novità sia però un'altra, cioè l'apertura dello stesso Li all'ingresso in società di soci di minoranza. Che anzi sembra essere già stato trovato. Gli indizi sono pochi, ma sembra essere una persona fisica non cinese. Certo, non sarà facile chiudere le operazioni entro il 18/20 giugno in ottica decisione UEFA, ma questa carta potrà essere importante per ammorbidire la sentenza che sarà emessa dall' Adjudicatory Chamber.
Intanto, i 10 milioni dell'aumento di capitale, arriveranno nelle prossime ore, fermi da venerdì in Lussemburgo come da prassi tecnica. Il Milan ha già inviato la memoria difensiva alla UEFA, ponendo l'accento a tre punti principali. Il primo è che il debito in bilancio si riferisce agli anni 2015, 2016 e 2017; il secondo che per uguaglianza il Milan non dovrebbe essere escluso dalle Coppe come capitato ad altre squadre nella stessa situazione; il terzo che riguarda un processo alle intenzioni e non suffragato da fatti concreti, in merito al possibile ingresso di Elliott.
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