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Sul finire dello scorso mese di novembre, quando il Milan ha deciso di esonerare Vincenzo Montella visti gli scarsi risultati conseguiti dalla guida della squadra rossonera, il club rossonero optò per la promozione di Gennaro Gattuso, allora tecnico della Primavera, soprattutto grazie alla 'sponsorizzazione' di Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo rossonero.
Appena quattro mesi più tardi, si può dire che tale scelta, all'inizio reputata un grosso rischio, abbia pagato i giusti dividendi: con Gattuso, infatti, il Milan si è ripreso, è tornato in lotta per il quarto posto in campionato (utopia pura una decina di gare fa …), ha centrato la finale di Coppa Italia e ha fatto bella figura anche in Europa League, eliminato dall'Arsenal soltanto per inesperienza di molti elementi della sua rosa e per qualche errore arbitrale di troppo.
'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha sottolineato come Mirabelli, insomma, abbia indovinato la scelta di affidarsi a Gattuso ed ora il Milan sembra essere sul punto , alzandogli l'ingaggio dagli attuali 120mila euro annui a circa 2 milioni più bonus a stagione. Qualora la trattativa si concretizzasse, oltre a quella di Gattuso ne uscirebbe rafforzata anche la posizione di Mirabelli, che, va ricordato, ad inizio campionato era al centro delle polemiche per lo scarso rendimento di molti dei nuovi acquisti rossoneri, in particolar modo quelli che portavano la sua 'firma'.
Mirabelli, nel post-partita dell'Emirates, ha sostanzialmente confermato la volontà del Milan di insistere con Gattuso. Marco Fassone, amministratore delegato del club rossonero, gli ha fatto eco. Ora, quindi, il futuro del Milan parlerà calabrese, con il binomio tra Mirabelli e Gattuso sempre più indissolubile ed una strategia di mercato che sarà, ha sottolineato la 'rosea', pienamente condivisa tra tecnico e direttore sportivo.
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