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Mirabelli rassicura: “I big restano e sarà grande Milan”

Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo del Milan
Il ds rossonero Mirabelli garantisce che sarà fatto un mercato preciso e di rafforzamento, ma nel rispetto delle regole. Poi difende Yonghong Li.

Stefano Bressi

Deve essere una sofferenza, per Massimiliano Mirabelli, in questo momento. Il direttore sportivo rossonero vorrebbe tanto fare mercato, chiudere operazioni, acquistare giocatori. Forse anche venderne qualcuno. Ma non può farlo. Il Milan, nonostante sia già stata superata la metà di giugno, ha le mani legate. Basti pensare che lo scorso anno di questi tempi i rossoneri erano scatenati sul mercato. Ma le cose sono cambiate: adesso il Milan aspetta la sentenza della UEFA, che come primo effetto ha già prodotto una paralisi sul mercato, scrive La Gazzetta dello Sport. . I nomi che circolano sono importanti, ma fanno parte di un "Piano A" di cui è difficile parlare, a poche ore dall'incontro di Nyon. Mirabelli garantisce che il Milan è pronto a scattare sul mercato, nel rispetto delle regole. Ieri era al Festival del Milanismo e i tifosi gli hanno chiesto Alvaro Morata, Gonzalo Higuain, alcuni addirittura Cristiano Ronaldo... Lui sorride, ma dentro forse un po' soffre.

L'attuale mercato del Milan in poche parole: "Occorre sempre farsi trovare pronti: le riunioni di mercato proseguono perchè il monitoraggio non si ferma. Per ora non abbiamo fatto passi concreti con nessuno, così da evitare brutte figure. Dopodiché vedremo, ma sarà un mercato attento, intelligente e abbastanza contenuto".

Sullo scetticismo UEFA per Yonghong Li: "Vorrei dire una cosa, in generale e non sulla UEFA: servirebbe più rispetto per Yonghong Li. Ha sempre mantenuto gli impegni e ha investito tanto. Certo, non chiacchiera tanto, ma mette il denaro e non fa mancare nulla. Poi si è affidato a Fassone, uno dei manager più importanti sul panorama europeo, con grandi competenze. Siamo in un mare pieno d'ostacoli, ma ci sono tanti altri motivi che mi fanno osservare il Milan con serenità".

Quali sono i motivi per stare sereni: "Per esempio, siamo stati la squadra più giovane dell'ultimo campionato. La strategia di puntare su giovani e italiani ha pagato e pagherà. Poi certo, il saldo negativo dello scorso mercato è stato ampio, ma occorreva rifondare. Vi assicuro che se oggi rivendessimo tutti i nuovi arrivati non solo non ci perderemmo, ma ci guadagneremmo. C'è un gruppo di italiani molto validi, tornerà Conti che sarà il nostro primo acquisto e ne abbiamo altri otto che sono al Mondiale. Direi che abbiamo una buona base per un grande Milan, a partire dall'allenatore".

Su Gattuso: "Abbiamo fatto un salto di qualità con lui, ha dimostrato subito di essere un grande tecnico. Ha solo 40 anni, in linea con il gruppo giovane. E poi è un uomo Milan. Fosse stato per lui avrebbe fatto il raduno il 1° luglio, non si ricordava che non c'era il Mondiale. In Russia non riuscivamo a camminare. I tifosi del Milan sono fantastici, basta pensare ai 65 mila col Craiova".

Se dovesse andare male con la UEFA, teme una fuga da Milanello? "Non ho sentore di un eventuale fuggi fuggi. Basta pensare al rinnovo di Romagnoli. Presto rinnoverà anche Cutrone. L'unico che ci ha fatto presente di avere altri progetti è Bacca".

Sul mercato in attacco: "Per Bacca troveremo una soluzione in uscita, Cutrone resta. Per Kalinic e André Silva la situazione è in divenire. Non teniamo nessuno contro voglia, ma servono offerte adeguate".

Su Donnarumma: "Ha grande futuro e mi auguro sia a braccetto con il Milan. È su quelli come lui che stiamo costruendo la squadra. Gigio credo che stavolta possa trascorrere un'estate tranquilla".

Se confessa almeno un obiettivo di mercato: "Concluderlo senza cedere nessuno dei nostri big. Hanno molte richieste, ma è un obiettivo primario. Ed è un obiettivo primario e realizzabile".

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