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Martedì prossimo, 20 novembre, il Milan, come ricordato dal ‘Corriere della Sera’ oggi in , sarà ascoltato in udienza a Nyon (Svizzera) dalla Camera giudicante della UEFA: il club rossonero, infatti, era stato rinviato lì dalla decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna che, riammettendo a luglio i rossoneri in Europa League, aveva invitato la UEFA a ‘’, ovvero il mancato rispetto dei parametri del Fair Play Finanziario (FFP) nel triennio 2014-2017 (gestione Fininvest).
Impossibile, per il ‘CorSera’, ad oggi, fare previsioni su quanto deciderà la UEFA, poiché mancano i precedenti. Ipotizzabili, comunque, tre scenari. Primo scenario, quello più favorevole al Milan: la UEFA concede al club meneghino l’accesso al regime di Voluntary Agreement, ed in questo caso il Milan non avrebbe alcun problema a muoversi sul mercato; secondo scenario, quello più probabile: multa al Milan per il mancato rispetto dei parametri del FFP per il triennio precedente, più possibili limitazioni alla composizione della lista UEFA (forse già a gennaio), ma Voluntary Agreement per gli anni successivi; terzo scenario, il peggiore: nessun Voluntary Agreement, né passato né futuro, poiché, avendo incassato una sanzione, non si avrebbe più diritto all’accesso. La sentenza definitiva sul Milan, comunque, non arriverà il 20 novembre stesso.
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