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L’edizione odierna del ‘Corriere dello Sport - Stadio’ ha dedicato un approfondimento a Jesús Suso, 25 anni il prossimo 19 novembre, spiegando come il Milan, grazie al suo talentuoso numero 8, in sostanza, inizi sempre le partite con un gol di vantaggio sugli avversari.
Questo, infatti, è il rendimento che Suso sta garantendo alla squadra di Gennaro Gattuso in questa stagione: finora, lo spagnolo ha collezionato 14 presenze (out soltanto in Lussemburgo contro il Dudelange e nell’andata di ‘San Siro’ contro il Betis, entrambe le volte in Europa League), e ha messo lo zampino in ben 13 gol del Milan con 5 reti e 8 assist per i compagni.
Allargando il discorso al bottino, totale, del Milan in questa stagione, ovvero 27 gol, Suso ha contributo per il 48% del fatturato. Magic moment, senza dubbio, a cui ha dato seguito giovedì scorso, a Siviglia, regalando al Diavolo un punto d’oro al ‘Benito Villamarín’, terzo centro nelle ultime quattro uscite ufficiali.
Si fa sempre più difficile, dunque, immaginare un Milan senza Suso. E infatti, ha ricordato il ‘CorSport’, martedì scorso, 48 ore prima della trasferta in terra iberica, a ‘Casa Milan’ c’era stato , procuratore di Suso. Argomento di discussione, naturalmente, il rinnovo del contratto del giocatore spagnolo, desiderio già manifestato a più riprese.
Dopo il prolungamento fino al 30 giugno 2022 siglato 14 mesi fa, ha incalzato il quotidiano romano, l’ingaggio di Suso, al momento, ammonta a circa 3 milioni di euro netti l’anno: lui vorrebbe portarlo a 4, e, per il Milan, non ci sarebbero problemi. Il club di Via Aldo Rossi, però, punta ad eliminare dal nuovo contratto la clausola rescissoria, valida per l’estero, di 38 milioni di euro attualmente esistente.
Un elemento come Suso, così giovane e così forte, a quella cifra, finirebbe, infatti, subito nelle mire di potenti società europei (lo cercherebbero Atlético Madrid, Napoli, ), pronti a ricoprirlo d’oro. Tanto più adesso che il nativo di Cadice avrà un’ulteriore palcoscenico sul quale potersi mettere in mostra, ovvero quello delle ‘Furie Rosse’ di Luís Enrique, la Nazionale spagnola, .
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