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Europa League – Olympiacos-Milan, le pagelle: Zapata con il cuore, Çalhanoglu un fantasma

Daniele Triolo

Cristián Zapata anima e cuore del Milan nella disfatta di Atene valsa l’eliminazione dall’Europa: voti e giudizi rossoneri secondo ‘La Gazzetta dello Sport’
00:48 min

Ieri sera, allo stadio ‘Karaiskakis’ di Atene, il Milan contro l’Olympiacos, crollando nella ripresa dopo un primo tempo tutto sommato discreto: i rossoneri, con questo risultato, sono costretti a dire addio, e in malo modo, alla partecipazione all’Europa League.

Migliore in campo, in una serata tragica, nella fila del Milan, secondo ‘La Gazzetta dello Sport’ oggi in , è stato Cristián Zapata, premiato dalla ‘rosea’ con un 6,5 in pagella così motivato: “Chiude il cancello in faccia a chiunque transiti dalle sue parti, senza fare sconti a nessuno. Autogol sfortunato, a cui rimedia poco dopo. Purtroppo vanamente”.

Medesimo voto in pagella, 6,5 per Ignazio Abate, molto bene, ancora una volta, nel ruolo non suo di difensore centrale, e per Tiémoué Bakayoko, definito “maturo”. “Ha capito i compagni e cosa l’allenatore vuole da lui. Si muove con disinvoltura, sbaglia poco ed aiuta ad impostare”. Sufficienza piena, poi, voto 6, per Pepe Reina, Ricardo Rodríguez e Patrick Cutrone, tra i ‘meno peggio’ nella trasferta greca.

Quindi, una sfilza di insufficienze: lieve, voto 5,5, per Davide Calabria e Franck Kessié; più grave, voto 5, per tanti altri protagonisti del match. In primis, per il tecnico rossonero, Gennaro Gattuso, a cui ‘La Gazzetta dello Sport’ imputa il fatto di aver ‘spento la luce’ proprio nel momento meno adatto, oltre che all’errore sulla sostituzione di Cutrone. “L’arbitraggio, poi, ha completato l’opera”.

Male, voto 5, anche Samu Castillejo (“Si addormenta sull’angolo del primo gol”), Gonzalo Higuaín (“L’atteggiamento non convince”), e, soprattutto, Hakan Çalhanoglu, definito dalla ‘rosea’ come il peggiore in campo nella fila del Diavolo. La prestazione del turco è stata così giudicata: “Mezzo voto in più perché scodella l’assist dell’illusione a Zapata. Per il resto, il mistero si infittisce ulteriormente: un giocatore sparito, nelle idee e nelle gambe”. Senza voto la prova di Diego Laxalt e di Alen Halilović.

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