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F.I.G.C., Gravina: “Vogliamo Serie A e Serie B a 20 squadre”

Gabriele Gravina, presidente della FIGC
Gabriele Gravina, nuovo Presidente della F.I.G.C., detta la via per il calcio italiano che verrà: le sue importanti dichiarazioni a ‘Radio Anch’Io Lo Sport’

Daniele Triolo

Gabriele Gravina, (F.I.G.C.), è intervenuto ai microfoni di ‘Radio Anch’Io Lo Sport’, rilasciando delle dichiarazioni molto importanti. Ecco i punti salienti dell’intervento di Gravina:

Sulla riforma dei campionati: “Dobbiamo avviare l’idea di una riforma dei campionati con la Serie A e la Serie B a 20 squadre. Ed è stato avanzato un piano per arrivare al semi-professionismo in Serie C. Stiamo lavorando anche su due aree che hanno mostrato criticità, aree molto importanti come l’area dei controllo e della giustizia sportiva”.

Sulla nuova guida del Club Italia: “Per la prossima partita della Nazionale non ci sarà un nuovo responsabile del Club Italia ma abbiamo una serie di idee. Ci sono diversi nomi, stiamo tracciando una serie di profili, cerchiamo quello corretto”.

Sul caso della Virtus Entella e su possibili modifiche al torneo cadetto in corso: “Siamo in attesa della decisione del TAR di domani: Non appena avremmo a disposizione queste decisioni si sarà una riflessione politica. Bisognerà capire se in un momento così avanzato si potrà procedere a una modifica dei campionati. Ci sarà una seria riflessione politica”.

Sul V.A.R.: "Quando si fa ricorso a delle innovazioni tecnologiche l'Italia ha dimostrato di essere all'avanguardia. Esiste uno protocollo ed è chiaro che attenersi al protocollo implica una discrezionalità. Gli errori sono stati limitati al minimo indispensabile, ma ci sono dei margini di miglioramento. Eviterei quello che si sta verificando ultimamente e cioè la moviola al V.A.R.”.

Sulla Superlega: “Una fuga in avanti molto pericolosa”.

Sulla Nazionale: “L'obiettivo è quello di lanciare e valorizzare i talenti del calcio italiano e ottenere i migliori risultati possibili con la Nazionale di Roberto Mancini. È un tecnico serio e preparato non l'ho scelto io ma devo difenderlo, lui rappresenta la Federcalcio, lui è il mio allenatore. Poi tutti saremo giudicati dai risultati”.

Sulle novità in seno la F.I.G.C.: “Michele Uva non più direttore generale della F.I.G.C.? Uva è una persona capace che io stimo, quando c'è una nuova governance le riflessioni devono essere di carattere generale in questo momento è in atto una serie di valutazioni sulla parte apicale della federazione e anche su Uva”.

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