Ieri pomeriggio, al ‘Milanello Sports Center’ di Carnago (VA), Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha tenuto la di presentazione di , gara in programma stasera, alle ore 20:30, a ‘San Siro’.
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Gattuso detta la via: “L’obiettivo è arrivare in Champions League”
Un’occasione, per il Diavolo, di allungare sulla Lazio, ieri fermata in casa sul 2-2 dalla Sampdoria, sulla Roma, bloccata con lo stesso risultato a Cagliari, e di arrivare a ridosso dell’Inter, sconfitta venerdì sera dalla Juventus. E Gattuso, per battere il Torino, ha ben chiare quelle che dovranno essere .
“Voglio vedere grande perché è questo il segreto del Milan - la parole di Gattuso, riportate questa mattina dal ‘Corriere dello Sport - Stadio’ -. C’è e ci deve essere sempre voglia di stare qui e di migliorarsi. Ho notato questo atteggiamento e questo ‘veleno’ in molti, continuiamo così. Poi le partite si possono vincere o perdere. Ma prima bisogna credere al 100% in quello che facciamo. Pochissime volte ho visto gente svogliata: questo è un nostro segreto”.
Gattuso, poi, incalzato dai cronisti sulla possibilità che il Milan possa addirittura arrivare davanti all’Inter in classifica, ha risposto: “Per noi deve essere uno stimolo restare attaccati ad una squadra così forte. Ma il mio obiettivo, però - ha quindi precisato l’allenatore calabrese -, , ma arrivare in Champions League. Metterei subito la firma per essere, a fine campionato, quarto alle spalle dell’Inter. Siamo sulla strada giusta, ma per avvicinarci alle grandi dobbiamo ancora crescere”.
“Qui al Milan adesso c’è una società - ha proseguito Gattuso -, che vuole fare cose importanti con grande impegno. Terzo posto una chimera? No: quando ci sono disponibilità, voglia e tranquillità tutto può succedere nel calcio. Dopo il periodo in cui c’erano solo infortuni ho visto un’aria diversa, degli occhi diversi, ci siamo ricompattati molto di più di quanto non avessimo fatto fino a quel momento”.
Per quanto riguarda, poi, le scelte di campo, Gattuso ha rivelato l’intenzione di fare il possibile per far giocare insieme e Patrick Cutrone, anche se, ha precisato, “l’importante è l’equilibrio, sapere come muoverci e sapere annusare il pericolo se necessario. Poi non contano gli uomini offensivi, ma la voglia di sacrificarci”.
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