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Questa sera, alle ore 20:30, il Milan di Gennaro Gattuso sarà di scena alla ‘Dacia Arena’ per affrontare l’Udinese di Júlio Velázquez: sfida ostica, per i rossoneri, che giocheranno in Friuli in formazione largamente rimaneggiata.
In difesa, tra l’altro, dopo 10 gare consecutive disputate in campionato, Gattuso dovrebbe concedere un turno di riposo all’argentino Mateo Musacchio: al suo posto, al fianco del capitano Alessio Romagnoli, l’allenatore calabrese Cristián Zapata.
Classe 1986, Zapata, al Milan dal 2012, è, oltretutto, un ex della partita. Ha infatti indossato, con successo, la maglia della compagine bianconera nella sua prima esperienza italiana prima del trasferimento al Villarreal, dal 2005 al 2011 (194 gare e 5 gol): motivo e stimolo in più per fare bene oggi in Friuli.
Anche se, a ben guardare, di motivi per giocare una grande partita, Zapata ne avrebbe, eccome: in primis, per sovvertire le gerarchie di Gattuso, che, al momento, lo vede soltanto come un’alternativa ai centrali titolari nonostante la lunga indisponibilità di Mattia Caldara.
Secondo poi, va ricordato come il Milan prenda gol da 16 gare consecutive in Serie A (ultimo clean sheet, Milan-Napoli 0-0 del 15 aprile scorso), e qualora esca dalla ‘Dacia Arena’ con nessun gol al passivo, ciò non potrebbe fare altro che giovare alle future chance di impiego di Zapata.
Servirà una prestazione al top da parte del colombiano, un po’ come quella che, in un Napoli-Milan 1-1 del 22 febbraio 2016, contribuì ad annullare dal campo un certo Gonzalo Higuaín, ora suo compagno di squadra. Piccola nota statistica: Zapata era in campo il 22 settembre 2015, Udinese-Milan 2-3, .
E, quel giorno, il numero 17 rossonero segnò la terza rete del Diavolo. L’auspicio è che questa serie di fortunate coincidenze possa servire al Milan per sbancare lo stadio dell’Udinese e restare agganciato al quarto posto.
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