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Harakiri Milan ad Atene: la squadra è tutta sotto esame

Hakan Calhanoglu Milan
Poca personalità ed un’Europa League snobbata: i giocatori del Milan sono attesi a mesi di fuoco. Ecco gli elementi maggiormente sulla graticola

Daniele Triolo

Secondo il ‘Corriere dello Sport - Stadio’ oggi in , il Milan visto ad Atene, già nell’atteggiamento e nel ‘linguaggio del corpo’, ha dimostrato di non averci messo propriamente la testa giusta per accedere al turno successivo di Europa League.

L’harakiri rossonero allo stadio ‘Karaiskakis’, di fatto, è che, oltre ad aver dato per certa, sbagliando, la qualificazione ancora prima di giocare soltanto in virtù delle tanti combinazioni di risultati che erano favorevoli ai rossoneri, il Milan abbia snobbato l’intera competizione europea.

In 5 gare su 6, infatti, eccezion fatta per il primo match contro il modesto Dudelange (pur battuto a fatica per 1-0), il Diavolo è andato sotto nel punteggio: in due circostanze (Olympiacos e Dudelange, entrambe le volte a ‘San Siro’), ha ribaltato il risultato per inerzia, in altre due (Betis in casa e Olympiacos in Grecia), il Milan è uscito dal campo sconfitto.

Un atteggiamento del genere, per il ‘CorSport’, non può essere tollerato. In particolare, in quei giocatori che, più di tutti, dovrebbero trascinare la squadra rossonera su ben altri palcoscenici. Come, ad esempio, , che sembrerebbe, testuali parole del quotidiano romano “alle prese con una crisi di rigetto”.

Sulla graticola anche , tornato ad essere un enigma come nella prima parte dello scorso campionato. Grandi punti interrogativi pendono anche sulle teste di (“Non si è ancora capito che giocatore sia”, ha sottolineato il ‘Corriere dello Sport - Stadio’). Ora, senza Europa League, i rincalzi torneranno in panchina, non avranno quasi più occasione di mettersi in mostra e, inevitabilmente, a fine stagione più di qualcuno potrà rischiare il taglio.

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