Come viene evidenziato dalla Gazzetta dello Sport, il Milan ha deciso di fare chiarezza dopo il silenzio dell'ultimo periodo. Leonardo e Maldini, infatti, hanno incontrato i giornalisti dopo la conferenza stampa di Gattuso, e hanno così risposto all'accusa degli ultimi giorni di aver lasciato l'allenatore da solo in un momento di difficoltà: "Gattuso è e resta l’allenatore del Milan. Non abbiamo mai pensato di cambiare il tecnico – spiega Leo –. Certo, non possiamo negare la situazione generale, che ci ha visto partire di fretta. In fondo questa è una macchina ancora da aggiustare, però siamo in corsa per il nostro obiettivo, ovvero il quarto posto. Siamo lì. E vi dico che a oggi non esiste nessun progetto alternativo a Gattuso, nessun altro allenatore è stato contattato». A ruota Maldini: "L’input è la condivisione degli obiettivi e il pieno appoggio ad allenatore e staff".
archivio2018
Leonardo e Maldini fanno chiarezza: “Gattuso non si tocca. Higuain resta”
CONFERMA GATTUSO - Il senso di queste parole è chiaro. I problemi che sta attraversando in questo momento il Milan non sono imputabili al tecnico o a qualche scelta di mercato, ma a un intero sistema che viene da anni e molti difficili, e dunque per rimettersi completamente in carreggiata c'è bisogno di tempo. E' anche vero, però, che stasera bisogna assolutamente vincere contro la Spal, e Leonardo cerca di dare la scossa: "E’ arrivato il momento di dare un segnale importante a livello di energia e orgoglio. A partire da questa partita. Magari anche giocando male, ma devi morire lì". Anche questo messaggio e chiaro: bisogna vincere e mettere in campo tutta la rabbia che è mancata nelle precedenti gare. Se dovesse mancare questa componente, tutto potrebbe tornare in discussione, anche se di base resta la fiducia all'allenatore.
MERCATO - Ovviamente si è parlato anche di mercato, con i due dirigenti che hanno spiegato i problemi con l'Uefa: "Dopo aver fatto Paquetà, dalla Uefa ci è arrivata una lettera che contesta l’investimento - svela Leonardo -. Non vogliamo ne arrivi una seconda. Cambiare non vuol dire comprare dieci giocatori. Non ci saranno colpi di mercato, dobbiamo vivere di opportunità che possono entrare in una logica di Fair play finanziario. Sicuramente ci vogliono delle uscite perché ci siano degli arrivi, con Paquetà siamo in 30. E’ un incastro totale, non possiamo andare e comprare. Paquetà ci hanno detto che non potevamo farlo, però l’abbiamo fatto...". Prosegue Maldini: "Le regole sono più rigide, è una cosa che ha portato il calcio a non avere debiti, ma è impossibile arrivarci per una squadra che vuole tornare a un livello alto, è molto penalizzante, ha cristallizzato il calcio. Oggi nessuno può investire con queste regole".
HIGUAIN - La chiusura è dedicata al Pipita e al possibile scambio con Morata: "I riscatti di Higuain e Bakayoko? Siamo stati chiari con loro quando sono arrivati, la posizione Champions è vincolante. Higuain? Il nostro rapporto con lui è diretto, non abbiamo mai messo in dubbio la sua posizione. Per gennaio non c’è stata alcuna richiesta e lui non ha mai chiesto di andare via. Inoltre è della Juve. Non abbiamo mai avuto dubbi su Higuain da qui a fine anno. Certo, deve ritrovarsi, e qui resta chi ha voglia. Dopo di che, essere o non essere in Champions ci cambia la vita, lo sa anche lui".
SEGUICI SU: /// /// ///
© RIPRODUZIONE RISERVATA