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Milan, mistero Halilović: manca mezza squadra, ma lui non gioca mai

Daniele Triolo

Alen Halilović, giunto a parametro zero al Milan la scorsa estate, in campo per soli 3’ in questa stagione: qual è il vero problema del giovane croato?

Vero, è stato portato al Milan dalla vecchia dirigenza, per volere dell’ex direttore sportivo Massimiliano Mirabelli. E, infatti, il giorno della , capitata proprio nel bel mezzo del vorticoso cambio societario, dai cinesi al fondo Elliott Management Corporation, non fu affiancato da alcun dirigente rossonero.

Sicuramente, però, Alen Halilović si sarebbe aspettato di vivere un’esperienza milanista più entusiasmante. (ma con percentuale di futura rivendita) dall’Amburgo, club retrocesso in Zweite Bundesliga, e messo sotto contratto fino al 30 giugno 2021, il fantasista croato classe 1996 sperava di rinverdire, in Italia, i fasti dei suoi esordi di carriera, quando incantava nel Barcellona B.

Fallita, infatti, l’esperienza tedesca, così come non particolarmente brillanti quelle nella Liga con Sporting Gijón e Las Palmas, il numero 77 si era messo a disposizione di Gennaro Gattuso, sin dalla scorsa estate, con tanta voglia di fare, ma, finora, alla terza pausa stagionale per , i numeri e le statistiche di Halilović con il Milan sono impietose: in 16 partite ufficiali disputate dal Diavolo tra Serie A (12) ed Europa League (4), il croato può essere definito un fantasma.

Una sola presenza all’attivo per il biondo calciatore, lo scorso 20 settembre, in Lussemburgo, sul campo del modesto Dudelange, battuto per 1-0 (rete di nella ripresa), in una sfida dove Gattuso applicò un turnover pressoché totale, schierando tutte le seconde linee della rosa rossonera. Ed anche in quella circostanza, i minuti sul terreno di gioco per Halilović sono stati appena 3. Come mai il tecnico rossonero, che in estate si interrogava se schierarlo nel ruolo di mezzala o come ricambio naturale di , non gli ha mai concesso una reale chance di mettersi in mostra?

Neanche in questo preciso momento storico, dove al Milan manca praticamente mezza squadra per infortuni di vario genere, e dove anche chi gioca non si trova al 100% della condizione fisica, Halilović non vede mai il campo. Qual è, dunque, il vero motivo che frena l’ascesa del croato? Difficile ambientamento nei sistemi di allenamento del nostro calcio? Problema fisico mai dichiarato dalla società? O, magari più semplicemente, si tratta di un calciatore sopravvalutato dai media che l’allenatore, unico e solo responsabile delle scelte di una squadra, non ritiene forse pronto o ‘da Milan’?

Quel che è certo è che, al momento, Alen Halilović per il Milan rappresenta un grosso mistero. Il quale, salvo clamorosi ribaltoni alla ripresa del campionato, domenica 25 novembre alle ore 18:00, all’Olimpico contro la Lazio, sarà destinato a restare tale. Con somma curiosità dei tifosi rossoneri e degli addetti ai lavori. Gennaio 2019, infatti, bussa già alle porte, e le offerte del Girona, compagine della Liga spagnola.

Halilović, pertanto, rischia seriamente di diventare nel breve volgere di qualche mese da promessa, o speranza, del nuovo corso del Milan, ad ennesimo giocatore della vecchia gestione scaricato, passato nel cielo rossonero più veloce di una meteora.

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