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L’edizione odierna del ‘Corriere dello Sport - Stadio’ ha analizzato, nel dettaglio, la prestazione di Fabio Maresca, che, ieri sera, ha diretto la sfida di ‘San Siro’ tra Milan e Sampdoria poi vinta dai rossoneri di Gennaro Gattuso per 3-2 ().
La partita di Maresca è stata caratterizzata, ha scritto il quotidiano romano, “da tanti piccoli, grandi errori, disseminati per tutta la partita, sia a livello tecnico (per tutti, il calcio di Franck Kessié al limite dell’area), sia disciplinare. Difficilmente - si legge ancora sul ‘CorSport’ di oggi -, potrà diventare internazionale, la sua candidatura potrebbe essere naufragata definitivamente”.
Fortunatamente, le tre reti realizzate dal Diavolo sono state tutte regolari, con qualche potenziale posizione di fuorigioco da analizzare. Sul gol dell’1-0 per il Milan, quello di Patrick Cutrone (), Jesús Suso, all’inizio dell’azione, parte in posizione regolare poiché dietro Nicola Murru; sul cross, c’è Joachim Andersen che tiene tutti in gioco.
Regolare anche il 2-2, rete di Gonzalo Higuaín, al momento dello scambio con Cutrone, il ‘Pipita’ è tenuto in gioco da Jacopo Sala. Nessuna infrazione anche in occasione della rete di Suso, sulla quale c’è stato il ‘silent check’ del V.A.R.: sul tiro dello spagnolo, infatti, Cutrone passa davanti al portiere doriano, Emil Audero, ma partendo da una posizione valida (tenuto in gioco ancora da Andersen) nel momento della conclusione del numero 8.
Maresca, infine, male tecnicamente sulla distribuzione dei cartellini: manca un giallo a Kessié per un calcione a Fabio Quagliarella; dato uno ad Ignazio Abate per un fallo in ripartenza su Karol Linetty, e non, per esempio, ad Albin Ekdal per un intervento similare su Samu Castillejo.
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