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Paolo Berlusconi: “Derby, Milan nuovamente competitivo. Sulla nuova proprietà …”

Paolo Berlusconi
Paolo Berlusconi, ex vice presidente del Milan, attuale membro del CdA del Monza, ha parlato in esclusiva a Top Calcio 24: queste le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

Paolo Berlusconi, ex vice presidente del Milan, attuale membro del Consiglio d'Amministrazione del Monza, ha parlato in esclusiva a Top Calcio 24. Queste le dichiarazioni di Paolo Berlusconi:

Sul derby:  "E' una settimana molto particolare perché dobbiamo incontrare il Vicenza e il Teramo in quattro giorni... (ride, n.d.r) Siamo milanisti e tifosi di una delle squadre che ha segnato la storia del calcio italiano, europea e mondiale. Pur non essendo dirigente, è un particolare che ci vede nuovamente competitivi grazie a Gonzalo Higuaín e a un gioco che pian piano il Milan sta assimilando".

Sulle parole del fratello Silvio: "Io dirigente avrei condiviso pacatamente le versioni sia di Gennaro Gattuso che di Silvio, da tifoso sono d'accordo, ahimè, con Silvio perché far giocare insieme Higuaín e Patrick Cutrone sarebbe la soluzione giusta. Lui vuole Jesús Suso dietro le punte, il mio Milan gioca con un 4-4-2 con Suso e Jack Bonaventura esterni ed eventualmente Hakan Çalhanoglu nella ripresa. Suso è il campione che abbiamo imparato a conoscere e ad amare, i due davanti devono essere quelli, mi spiace vedere André Silva che segna a raffica e maturando avrebbe potuto dire la sua. Quello che dico lo pensano tanti milanisti, in tanti condividono l'idea delle due punte. Abbiamo due centrocampisti come Franck Kessié e Lucas Biglia e quindi il 4-4-2 sarebbe il modulo ideale".

Sulle vicende societarie e la nuova proprietà: "La mia visione? Innanzitutto uno sbigottimento di fronte all'avventura del cinese, perché con noi si è comportato molto bene, ha pagato tutto quello aveva da pagare, da parte di Silvio c'è stato anche molto fair play perché lui aveva versato, in modo sconsiderato, una caparra di 200 milioni (a perdere) che avrebbe perso visto poi il mancato versamento della cifra restante entro la data prevista ma mio fratello ha dato tempo all'amico cinese senza incamerare i 200 milioni. La mia versione? Il governo cinese ha cambiato filosofia: ha detto 'andate e conquistate il mondo del calcio' perché il calcio viene visto come propaganda della democrazia, quindi lui insieme a una scalata di altri imprenditori si è trovato a far fronte all'acquisto del Milan e poi è stato abbandonato dai suoi compagni di viaggio. Si è trovato in difficoltà e non ha neppure venduto all'americano Rocco Commisso non avendo possibilità di bloccare la sua partecipazione mancando l'ultimo versamento. E' un mistero. Tralascio la stupidissima versione dei malpensanti che credevano a una strategia di far rientrare dei capitali esteri della famiglia Berlusconi: primo non abbiamo una lira all'estero e non siamo così stupidi da scegliere un percorso così low profile come il Milan se fosse stata questa la nostra intenzione. Non ho mai conosciuto Yonghong Li, ma è scomparso perché ha perso la bellezza di 500 milioni: è incredibile ma è la pura verità. Sull'amico cinese temo anche che se questi denari non fossero stati suoi, non vorrei essere nei suoi panni: in Cina i creditori non sono molto teneri. Scaroni è uno dei proprietari del Vicenza quindi questa settimana non è amico (stasera ore 20:30 Vicenza-Monza, ndr). Da milanista sono lieto di avere Paolo Scaroni come Presidente, una bellissima persona e una bellissima figura. Molto più lieto oggi rispetto all'avere un amico con gli occhi a mandorla come Presidente. Elliott e Singer li conosco per le notizie come gruppo e persone che hanno saputo fare affari molto bene con abilità per irrobustire il patrimonio. Le dichiarazioni di Leonardo e Maldini sono tranquillizzanti e di questo noi non possiamo che essere felici. Sarebbe stato bello se ci fosse stato il passaggio diretto da Fininvest a Elliott ma a questo punto menomale che sia andato così altrimenti Elliott non si sarebbe avvicinato al Milan".

Su Zlatan Ibrahimović e Ricardo Kakà: "Ibra? Io sono un tifoso, mi piacerebbe rivedere i campioni. Noi abbiamo pensato a Kakà al Monza, non si è fatto per la sua voglia di star vicino alla famiglia".

Sul Monza: "Come famiglia il Monza è una fortuna perché abbiamo l'obiettivo di regalare agli italiani una squadra italiana e che sappia segnare un percorso. Domenica il Monza ha giocato molto bene, otto occasioni da gol, una traversa e un rigore subito a 10' dalla fine per un mani involontario. In C è molto difficile, sale solo la prima in classifica, poi ci sono PlayOff lunghi, insomma... è un casino andare in B. Il passaggio è molto più difficile che dalla B alla A. La squadra è buona, vista e apprezzata ma ci sono competitors forti. Per la B dovremo rinforzare la squadra, ma la filosofia di Silvio senza tatuaggi e capelli lunghi è molto difficile. Difronte alla sportività mia e di Galliani abbiamo cercato di ricordare a Silvio i tre olandesi e quindi 3 su 11 che possono eccedere ma lui è fermamente convinto di poter vincere trovando giocatori con le caratteristiche che ha elencato. Non mandiamo via quelli che abbiamo che sono tatuati, ma c'è l'assalto per venire a lavorare al Monza, dai magazzinieri a tutti. E tutti sanno, ed educheremo anche i più piccoli, che per stare al Monza si deve seguire questa linea e questa filosofia".

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