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Ieri mattina, intorno le ore 9:30, Paolo Scaroni, Presidente del Milan, insieme a Gordon Singer, Giorgio Furlani, Franck Tuil e tre avvocati, si sono presentati a Nyon, sede della UEFA, per l’udienza prevista in merito le violazioni dei parametri del Fair Play Finanziario (FFP) commesse dal club di Via Aldo Rossi nel triennio 2014-2017.
Un’udienza presso la Camera Giudicante della UEFA, lo ricordiamo, resasi indispensabile dopo la decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna, avvenuta lo scorso mese di luglio, per la stagione in corso e di rinviarlo proprio a Nyon per ‘sanzioni più consone alle infrazioni commesse’.
Il rendez-vous con la UEFA : la proprietà del Milan, ovvero il fondo Elliott Management Corporation, come ricordato da ‘Tuttosport’ oggi in , ha espresso le sue intenzioni per il club, ovvero di rilanciarlo nel presente e nel futuro, nell’ossequio, però, dei parametri del FFP. Circolerebbero già voci sulla nelle stanze UEFA e dalle parti di Nyon.
All’uscita dall’udienza, , che ha rilasciato una breve dichiarazione ai microfoni di ‘Sky Sport’, auspicando come si arrivi ad una decisione definitiva della UEFA in tempi molto veloci e sottolineando come, nella fattispecie, sia stata molto significativa la presenza ‘in loco’ di Gordon Singer.
Con ogni probabilità, ha concluso il quotidiano torinese, la sentenza arriverà entro i primi 15 giorni di dicembre (), mentre il nuovo incontro a Nyon per discutere della possibilità di accesso del Milan al regime di Voluntary Agreement (improbabile) o di Settlement Agreement (quasi certo), per il triennio 2018-2021 sarà messo in calendario nella prossima primavera.
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